Bonnard slide 20 opere dell'artista
1887, dopo aver compiuto con molto profitto gli studi liceali, si iscrive alla facoltà di legge a Parigi. Contemporaneamente comincia a dipingere.
Lavora all'Ecole des Beaux-Arts e all'Académie Jullian, dove fa amicizia con Vuillard, Roussel, Maurice Denis, Sérusier, Ranson e Vallotton. Si forma così il gruppo dei « Nabis »(nome ebraico che significa «Profeti »), riunito intorno a Sérusier, reduce da Pont-Aven, dove ha ricevuto gli insegnamenti di Gauguin. In questo periodo, dopo un breve tirocinio presso uno studio legale, Bonnard decide di abbandonare definitivamente gli studi di legge. 1880, torna a Parigi, dopo una breve parentesi militare, dove apre un atelier con Vuillard e Denis.
Toulouse-Lautrec si interessa alle sue pitture e litografie.
Nel frattempo Andrée, la sorella diciassettenne, sposa il musicista Claude Terrasse. 1891, disegna per una ditta produttrice di vini « FranceChampagne», la sua prima affiche, ed esegue alcune litogralie per «La Revue Blanche», fondata dai fratelli Natanson. Disegna anche progetti di mobili e decorazioni per paraventi. 1892, espone al Salon des Indépendants quattro pannelli decorativi, "Femtnes au jardin".
L'anno seguente espone ancora agli Indépendants con Vuillard; i critici Roger Marx e Gustave Geffroy notano le sue opere. 1894, Thadée Natanson gli affida l'affiche de « La Revue Blanche » e gli acquista alcuni dipinti. Bonnard frequenta il gruppo di letterati della rivista, fra i quali Octave Mirbeau, Henri de Régnier, Jules Renard, Tristan Bernard, Felix Fénéon; incontra Marthe, che da allora divide la sua vita e diventa la sua unica ispiratrice, sempre ritratta con immutato entusiasmo. 1896, prima mostra personale di Bonnard, da Durand-Rue
l.
Lavora anche per il « Théatre des pan tins », fondato da Franck Nohain, Claude Terrasse e Alfred Jarry. Espone con il gruppo « La libre Esthétique» con Vuillard e Lautrec a Bruxelles. Disegna con Sérusier le scenografie per «Ubu roi » di Jarry, andato in scena il 10 dicembre. 1897, illustra «Marie» di Nansen; i suoi disegni sono favorevolmente commentati dal vecchio Renoir. La sua fama si sta intanto diffondendo per l'Europa. Espone in Svezia e in Norvegia. 1900, Vollard pubblica «Parallèlement» di Verlaine illustrato da Bonnard; l'avvenimento è una tappa importante nella evoluzione e del gusto grafico e della tecnica litografica. In questi primi anni del secolo, Bonnard illustra numerose opere del tempo, come « Daphnis et Chloé » edito da Vollard, le «Histoires naturelles » di Renard> « 628-E8 » di Mirbeau. 1903, partecipa alla Secessione di Vienna. 1908, partecipa alla Secessione di Monaco. 1910, si reca nel meridione della Francia. 1911, espone tre grandi pannelli decorativi dal titolo Mediterraneo, al Salon d'Automne. 1912, gli è offerta la legion d'onore con Vallotton, Vuillard, Roussel, ma tutti la rifiutano. 1913, mostra personale da Bernheim-Jeune. Nello stesso anno compie un viaggio in Olanda e in Inghilterra con Vuillard. Nelle opere di questo periodo cura particolarmente il disegno e rafforza il rigore formale e compositivo. Durante la guerra, l'attività artistica è necessariamente ridotta. 1914, partecipa alla Mostra dell'arte francese a Copenhagen. 1916, partecipa alla Mostra dell'arte francese Winterthur. 1919, Léon Werth pubblica la sua prima monografia. 1926, si reca negli Stati Uniti e in Europa. Dal 1925 vive con Marthe al Cannet, e si reca a Parigi per pochi mesi l’anno. 1940, allo scoppio del secondo conflitto, il Cannet e ormai il suo rifugio, specie dopo la morte di Vuillard, l'ultimo e il migliore degli amici, ormai quasi tutti scomparsi. 1942, il 26 gennaio al Cannet, muore Marthe: il dolore è grande e contenuto, da allora la camera della moglie rimarrà chiusa per sempre. 1945, a guerra finita, compie un breve viaggio a Parigi per esporre guazzi, pastelli, acquerelli e disegni, e dipinge un San Francesco di Sales per la chiesa di Assy. 1946, Bernheim-Jeune organizza una retrospettiva di trentaquattro capolavori di Bonnard. 1947, il 23 gennaio, Bonnard muore al Cannet. L'ultimo quadro, non del tutto finito, è L'Amandier en fleurs.