Nel 1806 giungeva a Roma il francese Jean-Auguste-Dominique Ingres per fruire del pensionato artistico presso l'Accademia di Francia a Villa Medici.
Aveva 26 anni e mostrava già inclinazioni verso il primitivismo che gli provenivano dalla sua esperienza nell'atelier di David a contatto con una giovane 'fronda' di allievi (soprannominati
Barbus ) che si ispiravano all'arte greca arcaica e a quella del Quattrocento italiano, piuttosto che all'antichità classica. A Roma Ingres si dedicò intensamente allo studio di Raffaello e della pittura fra Quattrocento e Cinquecento, soprattutto di quella toscana, da lui ammirata anche in occasione di brevi soggiorni fiorentini (per esempio...
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