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FOTO PRESENTI 10 |
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Rodin August
RODIN AUGUST IL BACIO
1886, marmo, cm.87x51x57, Musée Rodin, Paris.
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Rodin August
RODIN AUGUST STUDIO DI NUDO DI BALZAC
1892, bronzo, cm.127x54x58.
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Rodin August
RODIN AUGUST L'OMBRA
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Rodin August
RODIN AUGUST
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Rodin August
RODIN AUGUST MESSAGGERO
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Rodin August
RODIN AUGUST PAOLO E FRANCESCA
1887-'89, bronzo, cm.29x63x30.
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Rodin August
RODIN AUGUST
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Rodin August
RODIN AUGUST FUGIT AMOR
1881-1887, bronzo, cm.43x36x21.
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Rodin August
RODIN AUGUST SAN GIOVANNI BATTISTA CHE PREDICA
1878, bronzo, cm.80x48x24.
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Rodin August
RODIN AUGUST IL PENSATORE
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Il suo primo Ritratto del Padre (1861) precede di tre anni l'inizio del suo lavoro di sbozzatore presso lo studio di Carrier Belleuse in cui rimane per circa vent'anni. Quindi segue, dal 1871 al 1877, Carrier Belleuse in Belgio, dove conosce Constantin Meunier e si mantiene lavorando come decoratore monumentale. Nel 1875 si reca in Italia, a Roma e Firenze, e studia con interesse le sculture di Donatello e Michelangelo. Nel 1877 espone al Circolo Artistico di Bruxelles L'Età del Bronzo (nota anche come Il Vinto) che solleva molte polemiche perchè viene creduta calco dal vivo. Nel marzo dello stesso anno l'opera è esposta al Salon des Artistes Français di Parigi città nella quale Rodin si stabilisce. Nel 1879 ottiene la commisssione per il portale del nuovo Museo delle Arti Decorative per il quale concepisce la celebre Porta dell'Inferno, contenente un gran numero di sculture tra cui il Pensatore, rimasta incompiuta. Nel 1884 la città di Calais gli affida l'esecuzione del gruppo in bronzo I Borghesi di Calais, la cui versione in gesso, esposta alla Biennale di Venezia del 1901, sarà acquistata per la Galleria d'Arte Moderna della città. Nel 1900, all'Esposizione Universale di Parigi, una personale di centosettanta opere è dedicata all'artista. Tre anni dopo, alla Biennale di Venezia, espone quattro gessi e un marmo accolti entusiasticamente dalla critica. Nel 1909 Parigi inugura il monumento a Victor Hugo realizzato dallo scultore e due anni dopo acquista l'Hotel Particulier dove egli aveva l'atelier per farne il Museo Rodin. Nel 1912 invia alla Biennale di Venezia quattro busti: Signora inglese, Grossa testa, Testa di contadino e Busto di signora, qui esposto. Partecipa quindi alle edizioni della Secessione romana del 1913 e 1914 e nel 1915 alla Sezione Bianco e Nero dell'Esposizione Amatori e Cultori. Muore a Meudon il 17 novembre 1917; la statua del Pensatore, di cui l'artista eseguì diverse versioni, una delle quali esposta alla Biennale di Venezia del 1907, viene collocata sulla sua tomba.
Rodin, Auguste (Parigi 1840 - Meudon 1917). R legò sempre la sua attività di scultore al progetto disegnativo che ne riflette abbastanza fedelmente i passaggi evolutivi della creazione in fieri (in gran parte questi disegni sono conservati al Museo R di Parigi). Il disegno inteso da R quale momento di studio (si vedano anche i suoi primi disegni anatomici e gli schizzi dai testi classici della tradizioneartistica), diviene anche un fatto creativo autonomo che si carica di tensione evocativa e drammatica ad esempio nei numerosi schizzi ispirati alla Divina Commedia di Dante e ai Fleurs du Mal di Baudelaire. Questi disegni, posteriori allo scandalo provocato dall’Età argentea e all’incarico ufficiale della Porta dell’Inferno tra il 1880 e il 1900, eseguiti a matita o a penna raggiungono una solidità quasi scultorea nel modellato attraverso vigorosi rialzi a guazzo. Le tonalità singolari quali il rosa e viola purpureo sono spesso delimitate da un contorno nero; e talvolta lumeggiature sottolineano le spiccate muscolature dei corpi; spesso in questi lavori le ombre sono rese a tratteggio incrociato, recuperando nel disegno l’esperienza d’incisore. Dopo la realizzazione di Balzac, dal 1900, la sua attenzione si concentra sul movimento; in queste opere il tratto si fa ora incisivo ora fluido, si sdoppia per cogliere tutte le impercettibili fasi del movimento, concentrandosi sulla resa grafica di un istante. Alcuni di questi acquerelli raggiungono una raffinata qualità esecutiva negli accordi tra tonalità chiare e riferimenti alla linea decorativa d’ambito giapponista, che definisce zone di colore piatto. Particolarmente notevole è la serie di danzatori cambogiani. Questi acquerelli influenzarono fortemente Bourdelle, Maillol, Campigli e preannunciando per il loro sintetismo le semplificazioni di Picasso e di Matisse.
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