27/11/2008 Nicolas Schöffer
Nato il 6 settembre 1912 in Kalocsa (Ungheria), ha vissuto a Parigi dal 1936, divenne francese nel 1948 e morì nel suo atelier di Montmartre, Villa des Arts,...»
31/07/2008 In questa pagina vengono presentate opere di pittori contemporanei per la vendita online.
Le opere sono state selezionate per raggiungere due obbettivi principali : il mantenimento di un prezzo...»
ALMANACCO L'Almanacco fu redatto nell'autunno 1911 tra Monaco, Murnau, dove risiedeva Kandinsky, e Sindelsdorf, dove viveva Marc . È probabilmente durante lo stesso autunno che viene trovato il titolo della pubblicazione Scrive Kandinsky: "Il nome, Der Blaue Reiter, lo trovammo, Marc e io, davanti a una tazza di caffè sotto il pergolato di Sindelsdorf: a entrambi piaceva il blu. E a Marc piacevano i cavalli, a me i cavalieri. E così il nome venne fuori da solo. Ma il favoloso caffè della signora Maria Marc ci piacque ancor di più.
Cavaliere Azzurro
MARC FRANZ CERBIATTI NELLA NEVE 1911
Cavaliere Azzurro
KANOLDT ALEXANDER EIN SONNENSTRAHL 1910
Cavaliere Azzurro
MüNTER,GABRIELE MASCHERA NERA CON ROSE, 1912
Cavaliere Azzurro
JAWLENSKY,ALEXEJ Testa Classica, 1918
Cavaliere Azzurro
KANDINSKY VASSILY IMPROVVISAZIONE N.RO 6 1909
riduzione formale verso l'astrattismo rappresentazione della liberta in arte che doveva esprimere la liberta dello spirito
Cavaliere Azzurro
KANDINSKY VASSILY IMPROVVISAZIONE N19, 1911
le linee nere che colano rappresentano la forma più buia e nascosta dell'animo umano
Cavaliere Azzurro
KANDINSKY VASSILY IMPROVVISAZIONE 1913
cellule con sprazzi elettromagneticici anche dalla cultura musicale dalla dodecacofania di Schoemnberg
Cavaliere Azzurro
MARC FRANZ CAVALLO BLEU , 1911
teorie di Delaunay sul colore :giallo canta bleu spiritualismo
Cavaliere Azzurro
MARC FRANZ CAVALLI ROSSI E BLEU 1912
Accostamento alla " Brucke
Cavaliere Azzurro
MACKE AUGUST GIARDINO ZOOLOGICO 1912 iconismo simbolico
Cavaliere Azzurro
KLEE PAUL CUPOLE BIANCHE E ROSSE spiritualismo orientale tema della cupola e delle torri
Cavaliere Azzurro
FEININGER LIONELL ARCHITETTURA II
Cavaliere Azzurro
FEININGER LIONELL CARNEVALE
Cavaliere Azzurro
FEININGER LIONELL STRADA IN OMBRA
Nel clima artistico che pervade tutta l'Europa dei primi anni del '900, l'esperienza del Cavaliere Azzurro (der Blaue Reiter) è da considerarsi una delle più significative e una delle più ricche di quei germi estetici che verranno poi sviluppati da altre correnti e da altri artisti per tutto il corso del secolo.
Fondato nel 1911 a Monaco di Baviera, il Cavaliere Azzurro, creatura di Wassily Kandinsky e di Franz Marc, alla quale assoceranno il loro nome altri grandi artisti quali Paul Klee, Alexei von Jawlensky, August Macke, Marianne von Werefkin, Lyonel Feininger, Robert Delaunay, EmilNolde e molti altri, non è una "scuola" artistica o un raggruppamento di pittori che condividono una precisa scelta stilistica programmaticamente esposta in un manifesto. Kandinsky e Marc decidono infatti di aggregare artisti del tutto differenti gli uni dagli altri ma accomunati da un'analoga visione dell'arte, intesa come un'esperienza prettamente spirituale che esuli dalla concezione di tipo materialistico propria del positivismo ottocentesco
Kandinsky Vassely
La storia di questa grande avventura culturale nasce a partire dall'idea di Kandinsky di redigere un "almanacco" che si occupi delle manifestazioni artistiche più interessanti e innovative della contemporaneità. Kandinsky già pensa a una pubblicazione di questo tipo dall'estate del 1911, quando, nel giugno, scrive a Marc: "Ecco! Ho un progetto nuovo! Piper si occuperà dell'edizione e noi ne saremo i redattori. Una specie di almanacco (annuale) con riproduzioni, articoli… e cronache!, ossia resoconti di critiche e mostre, fatti esclusivamente artistici. Il libro deve rispecchiare l'intera annata e affinché lo specchio risulti vivo e pieno faremo in modo di gettare un ponte verso il passato e un raggio che si proietti nel futuro." L'Almanacco fu redatto nell'autunno 1911 tra Monaco, Murnau, dove risiedeva Kandinsky, e Sindelsdorf, dove viveva Marc .
È probabilmente durante lo stesso autunno che viene trovato il titolo della pubblicazione Scrive Kandinsky: "Il nome, Der Blaue Reiter, lo trovammo, Marc e io, davanti a una tazza di caffè sotto il pergolato di Sindelsdorf: a entrambi piaceva il blu. E a Marc piacevano i cavalli, a me i cavalieri. E così il nome venne fuori da solo. Ma il favoloso caffè della signora Maria Marc ci piacque ancor di più." Nel testo, uscito nel maggio del 1912 presso l'editore Rheinoldt Piper, vengono pubblicati saggi di Kandinsky, Macke, Marc e del musicista e pittore Arnoldt Schönberg . Sono inoltre riprodotte opere d'arte di tutti i tempi e di tutti i generi che hanno come denominatore comune un forte contenuto spirituale: dai dipinti su vetro bavaresi ad alcuni disegni cinesi,da opere realizzate da bambini a lavori di Macke, Picasso, Matisse, Delaunay, Schönberg, Cézanne, El Greco, Gauguin, Rousseau, Burljuk, Kokoschka, Van Gogh… Importante, perché spiega la concezione estetica che sottostà al Cavaliere Azzurro, è il testo Due quadri di Franz Marc. Scrive l'artista tedesco: "Quelli che oggi vanno moltiplicandosi dappertutto sono segni personali, indipendenti, infuocati di un tempo nuovo. Questo libro sarà il fuoco ottico verso cui tali segni convergeranno […].Dove sono questi segni dove le opere?Da che cosa possiamo riconoscere quelle autentiche? Dalla loro vita interiore […].Perché tutto quello che nell'arte viene creato da spiriti amanti della verità, senza riguardi per la convenzione esteriore dell'opera, è autentico, e tale resta per sempre".
La decisione di organizzare una mostra collegata alla redazione dell'Almanacco si intreccia strettamente alla storia della NeueKünstlervereinigung München (NKVM, Nuova Associazione di pittori di Monaco).Alcuni contrasti in seno a questa eterogenea associazione, fondata da Kandinsky nel 1909, sorgono già all'inizio del 1911, ma è solo alla fine dell'anno che si giunge a un'esplicita rottura.
Da un lato dell'associazione sta una fazione più conservatrice, capeggiata da Adolf Erbslöh e da Alexander Kanoldt; dall'altro si colloca un gruppo di artisti che propugna un'arte più moderna e vitale, guidato da Kandinsky, e Marc. Nel dicembre la giuria della NKVM rifiuta di accettare e di esporre un'opera del suo fondatore: Il pretesto addotto dalla giuria è che il dipinto eccede le misure massime stabilite dall'associazione stessa. Il rifiuto dell'opera, in realtà, nasce da ragioni di carattere teorico ed estetico, e rivela in pieno la portata delle differenze che separano l'ala conservatrice da quella progressista della NKVM il quadro di Kandinsky viene respinto dall'ala conservatrice perché ormai quasi del tutto astratto.
L'artista russo e Marc escono quindi polemicamente dall'associazione: con loro si schierano, fra gli altri, Kubin e Gabriele Münter. Per il momento, invece, Jawlensky e la Werefkin rimangono nella Neue KünstlervereinigungRicorda Kandinsky: "Avendo fiutato da un pezzo la rottura [..], avevamo preparato un'altra mostra e Thannhauser gallerista monacense] ci mise a disposizione dei locali contigui a quelli dove esponeva laNKVM. Il fronte comprendeva un'ala sinistra (astrattista, appena nata) e un ala destra (realistica pura).Decidemmo di presentare la mostra sotto il nome della redazione del Blaue Reiter perché stavamo già lavorando al libro ."La prima mostra della redazione dell'Almanacco del Cavaliere Azzurro, libro che peraltro all'epoca dell'esposizione non è ancora stato pubblicato, si apre il 18 dicembre del 1911 alla galleria Thannhauser di Monaco.L'esposizione si sposta poi per la Germania: la sua prima apparizione fuori dalla città che le ha dato i natali avviene a Colonia. Nel 1914 Herwarth Walden, fondatore della rivista e della galleria d'arte berlinese Der Sturm, porta la mostra nella capitale tedesca.La seconda mostra del Blaue Reiter si apre il 12 marzo del 1912 nei locali della Galleria Goltz di Monaco. Vengono esposti esclusivamente acquarelli, disegni e stampeProprio in seno al Cavaliere Azzurro prenderà vita l'Astrattismo, nato dalle esigenze estetiche e spirituali di Kandinsky; altri artisti del gruppo opteranno invece per scelte stilistiche differenti, comunque improntate a veicolare emozioni di tipo spirituale soprattutto attraverso la scelta di colori antinaturalistici e attraverso una deformazione dell'immagine marcatamente espressionista
Dal 1910 i soggetti delle opere di Kandinsky : sono i colori i protagonisti assoluti della scena. Essi fanno vibrare e risuonare le tele, il pittore li stende ispirandosi più ad analogie con la musica che a criteri di verosimiglianza. Attraverso quest'uso libero del colore Kandinsky intende sottrarre l'elemento spirituale, che egli avverte alla base di ogni aspetto della realtà, dall'oppressione che su di esso esercitano tutti quei vincoli convenzionali, materiali e formali, che appesantiscono la pittura tradizionale. La decisione di fondare il gruppo del Blaue Reiter (Cavaliere Azzurro), del quale si inaugura la prima mostra nel dicembre 1911, risponde all'esigenza di diffondere un nuovo genere di arte, fondato su un accostamento lirico e sinestetico dei colori e su un'estrema semplificazione formale che sconfina rapidamente nell'ambito della figurazione non oggettiva. L'artista arriva a creare composizioni che rispondono a criteri puramente pittorici, combinazioni libere di forme e colori che esistono in modo indipendente dalla realtà materiale e che vogliono esprimere in modo immediato l'essenza spirituale sottesa alle apparenze del mondo.
Wassily Kandinsky Franz Marc, Paul Klee, Alexei von Jawlensky, August Macke, Marianne von Werefkin, Lyonel Feininger, Robert Delaunay, Emil Nolde