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FOTO PRESENTI 3 |
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Igor Mitoraj ai Mercati di Traiano
MITORAJ IGOR BUSTO IN BRONZO
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Igor Mitoraj ai Mercati di Traiano
MITORAJ IGOR VOLTO BENDATO BRONZO
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Igor Mitoraj ai Mercati di Traiano
MITORAJ IGOR
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Igor Mitoraj ritorna a Roma, questa volta con un allestimento monumentale
quanto spettacolare ai Mercati di Traiano: sono infatti esposte fino a settembre
lungo l'antica via dei mercati romani una sessantina di opere, alcune inedite,
alcune di grandi dimensioni, tutte ugualmente dialoganti con l'archeologia della
città eterna. Già noto a Roma per la sua fontana-monumento "Dea Roma", che
dal settembre del 2003 costituisce fulcro estetico di una nuova sistemazione
urbanistica di piazza Monte Grappa, Mitoraj rivela con immediatezza l'intento di
stabilire un nesso concettuale e spaziale tra le sculture ed il contesto
archeologico. Le 56 opere in esposizione sono distribuite all'interno della
Grande Aula e lungo il percorso esterno dei Mercati di Traiano, dove occupano le
tabernae o svettano sui punti panoramici delle terrazze, suggerendo suggestivi
assi visivi scanditi dai diversi livelli del complesso monumentale, fino
all'esedra orientale del Foro di Traiano. Molte delle opere, differenti tra
loro per dimensioni e materiali e provenienti da collezioni pubbliche e private,
sono già note, mentre una novità assoluta è costituita da "Le città perdute",
creata appositamente per l'esposizione romana, e da un altro elemento di
particolare suggestione quale la ricostruzione dell'atelier dello scultore, con
gessi e strumenti di lavoro, all'interno di due tabernae della via
Biberatica.
In un complesso monumentale tra i più suggestivi e intatti della Roma
archeologica, torsi acefali e alati si affacciano dalle antiche terrazze dei
Mercati, figure senza identità, apparizioni di angeli si impongono anche allo
sguardo distratto di chi percorra via dei Fori Imperiali. Sculture
frammentate e mutilate, ispirate ad un evidente classicità greco-romana, ma
sospese in un tempo imprecisato, in cui è evidente la tensione, la violenza e
l'istinto autodistruttivo dell'epoca moderna, un mondo surreale in cui solo la
bellezza appare un dato incontestabile. Una perfetta compenetrazione tra
l'ambiente antico e l'arte contemporanea in un costante rapporto dialettico in
cui le diverse realtà presenti si compenetrano senza sopraffarsi, ma anzi
creando un nuovo e originale punto di vista affascinante e irripetibile.
Igor Mitoraj nasce il 26 marzo 1944 nell'Oederan tedesca, da madre polacca e
padre francese, che si erano conosciuti in tragiche circostanze nella Germania
fascista. Nell'estate del 1968, l'artista, spinto dal desiderio di libertà
creativa e personale, lascia la Polonia per Parigi. La capitale francese
esercita su di lui una grande attrazione e ne influenza la formazione artistica.
Sempre nello stesso anno si iscrive alla Scuola Nazionale Superiore di Belle
Arti (Ecole Nationale Superieure des Beaux-Arts) di Parigi, dove prosegue i suoi
studi. Nel 1979 l'artista si reca per la prima volta in Toscana e visita
Pietrasanta. Qui, non lontano dalle cave di marmo Carrara, già utilizzate da
Michelangelo per le sue opere, scopre - dopo la terracotta ed il bronzo - il
marmo come materiale importante per la scultura e come mezzo ideale di
espressione artistica. In questo periodo Mitoraj spesso si reca anche in
Grecia per studiare con cura l'ambiente e le sculture "del sublime mondo
classico". Già ammirato in Europa dal pubblico e dai critici d'arte, nel
1989 presenta per la prima volta le sue opere alla Academy of Art di New York
dove ottiene un grande successo. Vi fanno seguito numerose mostre personali,
inviti per grandi esposizioni nei musei e incarichi internazionali per sculture
monumentali in spazi pubblici e privati. Metropoli come Milano, Roma, Parigi,
Londra, Atlanta e Tokio, gli commissionano sculture per piazze pubbliche e nuovi
quartieri cittadini appena fondati. A Milano vengono collocate nel 1991 la
"Fontana del Centauro" e nel 1993 la statua in marmo "Omaggio a De Sabata", per
il Teatro alla Scala. Roma fa eseguire sculture per due piazze: Piazza
Mignanelli e Piazza Monte Grappa. Il British Museum di Londra si assicura nel
1995 la scultura monumentale "Thsuki-No-Hikari". Il "Tindaro", una testa
gigante, viene collocata nel 1997 nel nuovo quartiere parigino La Défense, ove
oggi si trovano quattro sculture monumentali. Dal 2001 Mitoraj è cittadino
onorario della città di Pietrasanta. Ha ottenuto altri importanti
riconoscimenti, come il "Premio Vittorio De Sica".
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