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FOTO PRESENTI 14 |
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Rysselberghe Van theo
RYSSELBERGHE THéO VAN LAREGATA
La Régate (The Regatta), 1892
Belguim, 1862-1926
seguendo la tecnica divisionista otteneva effetti luminosi con piccole quantità di pigmenti puri. fu uno dei fondatori del gruppo Les XX
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Rysselberghe Van theo
RYSSELBERGHE THEO VAN FEMME EN BLEU VUE DE DOS (
ca 1890)
Pastel
48 x 27,8 cm
Collection privée
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Rysselberghe Van theo
RYSSELBERGHE THEO VAN MADAME VAN DE VELDE AND HIS DAUGHTERS
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Rysselberghe Van theo
RYSSELBERGHE THEO VAN IL THè IN GIARDINO
Le thé au jardin (ca 1904)
Huile sur toile
98 x 130 cm
Musée Communal, Ixelles
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RYSSELBERGHE THEO VAN COSTA IN BRETAGNA
Côtes en Bretagne (ca 1892)
Huile sur toile
51 x 61 cm
National Gallery, Londres
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Rysselberghe Van theo
RYSSELBERGHE THéO VAN LE CAP GRIS-NEZ,
1900
Huile sur toile
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Rysselberghe Van theo
RYSSELBERGHE THEO BAIGNEUSES SOUS LES PINS,
1926
Huile sur toile
116 x 89,5 cm
Collection privée
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Rysselberghe Van theo
RYSSELBERGHE THEO VAN RITRATTO DI OTTAVIO MAUS
Portrait d'Octave Maus, 1885
Huile sur toile
90 x 75,5 cm
Collection privée
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Rysselberghe Van theo
RYSSELBERGHE THEO VAN DENIS
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Rysselberghe Van theo
RYSSELBERGHE THEO VAN LA LETTURA
1903. olio su tavola. Museo de Bellas Artes. Ghent. Belgica.
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RYSSELBERGHE THEO VAN THE BURNISHED HOUR
1897. 228 x 329 cm. Kunstsammlungen zu Weimar.
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Rysselberghe Van theo
RYSSELBERGHE THEO VAN FEMME AU PEIGNOIR ROSE
1910. 65 x 31 cm. Museo de Bellas Artes de Grenoble. Grenoble. Francia.
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Rysselberghe Van theo
RYSSELBERGHE THEO VAN UOMO AL TIMONE
1892. 60,2 x 80,3 cm. Museo de Orsay. París. Francia.
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Rysselberghe Van theo
RYSSELBERGHE THEO VAN BARCHE A VELA ED ESTUARIO
1892-1893. 50 x 61 cm. Museo de Orsay. París. Francia.
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Già i suoi primi lavori rivelano un forte interesse per il ritratto, cosa che lo indusse a orientare coerentemente le sue tendenze impressioniste alle opere di Manet, di Degas e di Whistler. Lo influenzarono inoltre la pittura spagnola e Hals. Questa fascinazione si riflette in una pennellata libera e robusta e in effetti di luce forti e ricchi di contrasti. Da quando, nel 1886, Rysselberghe era entrato in contatto con Seurat e con Signac, che avrebbe fatto conoscere in Belgio, il suo stile si era orientato alla pittura neoimpressionista alle cui mostre da allora in poi partecipò regolarmente. Insieme a Van de Velde, Rysselberghe si cimentò anche nell'artigianato d'arte, che conobbe attorno alla svolta del secolo un'epoca di fioritura internazionale. Dal movimento inglese Arts and Crafts erano partiti impulsi importanti. Esso rifiutava la moderna produzione di serie e auspicava un ritorno alle origini, all'artigianato.
La conseguente inclusione del pensiero estetico in tutti i campi della vita, sottolineato nell'idea allora corrente d'arte globale, era una premessa essenziale per un cambiamento dei rapporti sociali. Questo concetto conquistò ben presto gli artisti belgi del gruppo dei «Venti». Rysselberghe illustrò anche opere letterarie, soprattutto quelle del Simbolismo belga, realizzò manifesti e cataloghi ed eseguì progetti di mobili. Ma le sue migliori capacità si svilupparono nel settore della pittura, in cui egli, a partire dal 1898, condizionato da un soggiorno a Parigi, cominciò a dare prova di un cambiamento stilistico, che si esprimeva ora prevalentemente con nudi e scene all'aperto, eseguiti con una pennellata libera, impressionista. Attorno al 1908, abbandonò definitivamente la maniera neoimpressionista.
Rysselberghe, Théo van (Gand 1862 – Saint-Clair 1926). Dopo gli studi presso le Accademie di Gand e Bruxelles, esegue la sua prima opera significativa durante un viaggio in Marocco nel 1883- 84 (Fantasia: Bruxelles, mrba). È tra i fondatori del gruppo Les Vingt (XX) nel 1884 e della Libre Esthétique dieci anni dopo: insieme ad Octave Maus costituisce un fondamentale collegamento tra l’ambiente artistico parigino e quello belga delle gallerie e delle esposizioni. Dal 1888 dipinge secondo i modi del neoimpressionismo, soprattutto ritratti e paesaggi (Madame Maus, 1890: Bruxelles, mrba; Punta Per-Kiridec, 1889: Otterlo, Kröller-Müller); mantiene però una profonda vocazione realista che si risolve in esiti di singolare contrasto tra tecnica e contenuti, specie nelle opere dei primi anni del Novecento (Lettura, 1903: Gand, Museo, in cui è raffigurato l’ambiente letterario belga e quello della Libre Esthétique). Nel decennio 1890, anche in collaborazione con Henri van de Velde, esegue disegni per mobili e altre ap-plicazioni industriali. Importante anche la sua opera grafica, composta di disegni e acqueforti di grande talento (Porto di Trieste, 1896); disegna anche illustrazioni per pubblicazioni legate a gruppi anarchici, ai quali è politicamente vicino. A Parigi dal 1898, si trasferisce poi nel 1910 a Saint-Clair; è in questi anni che si distacca definitivamente dal neoimpressionismo (Pini della Fossette, 1919: Flémalle-Haute, coll. priv.).
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