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FOTO PRESENTI 14 |
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Rivera Diego
RIVERA DIEGO MERCANTI DI FIORI
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Rivera Diego
RIVERA DIEGO
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Rivera Diego
RIVERA DIEGO AUTORITRATTO
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Rivera Diego
RIVERA DIEGO L'ORGIA
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Rivera Diego
RIVERA DIEGO LA CENA CON IL CAPITALISTA
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Rivera Diego
RIVERA DIEGO I VECCHI
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Rivera Diego
RIVERA DIEGO IL MAIS
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Rivera Diego
RIVERA DIEGO NELLA VIGNA
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Rivera Diego
RIVERA DIEGO IL MERCATO
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Rivera Diego
RIVERA DIEGO RITRATTO DI NATASHA
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Rivera Diego
RIVERA DIEGO LA MANDOLERA
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Rivera Diego
RIVERA DIEGO FORZA SOTTERRANEA
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Rivera Diego
RIVERA DIEGO FESTA
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Rivera Diego
RIVERA DIEGO RAGAZZA TRA LE CALLE
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Rivera, Diego (Guanajuato 1886 - Città del Messico 1957). Allievo della Scuola di belle arti di Città del Messico, ottenne nel 1908 una borsa di studio per completare in Europa la propria formazione; lavorò a Madrid e poi soprattutto a Parigi, dove si legò a Modigliani (Ritratto di Diego Rivera, 1914: Museo di San Paolo) e frequentò il gruppo dei cubisti.
Assimilati rapidamente l’impressionismo e il divisionismo, fu attratto dal cubismo sintetico di Juan Gris (Paesaggio zapatista, 1915: Città del Messico, coll. priv.;l’Architetto, 1916: Città del Messico, mn). Ma nel 1920-21, un soggiorno in Italia gli rivelò Giotto, la decorazione murale e l’affresco, esperienze che subentrarono alle sollecitazioni parigine. Tornato nel suo Paese (1921) divenne il pioniere della rinascenza della pittura messicana; cercò ispirazione nella vita del popolo di ceppo indio e adottò la tecnica della decorazione monumentale precolombiana (pittura a tempera e a cera). Le sue prime realizzazioni nel 1922-23 (anfiteatro Bolívar nella Scuola nazionale preparatoria) ebbero grande risonanza e furono seguite da molte altre: Scuola nazionale di agricoltura di Chapingo (1926-27), ministero della pubblica istruzione(1927-28), ministero della sanità (1929-30), Palazzo nazionale (Storia del Messico, 1929-35,1945). Nel 1932-1933 lavorò negli Stati Uniti (come i suoi compatrioti rozco e Siqueiros), a Detroit, nel Rockefeller Center, dove collaborò con Ben Shahn in un affresco dedicato ai avoratori americani. Alcuni suoi motivi ornamentali sono tratti dal repertorio precolombiano; la relativa stilizzazione i scene e personaggi cedette presto il passo a un vigoroso ealismo, frutto di una concezione dell’arte funzionale lla politica del governo facilmente accessibile, edesaltante le virtú nazionali e il «macchinismo» del sec.xx. «Volevo, – dice R, – che i miei dipinti fossero uno pecchio della vita essicana». La parte migliore della sua oera è comunque rappresentata dai quadri di cavalletto,meno ambiziosi benché di grande formato, il cui ema è la vita del popolo, eseguiti con virile franchezza la Macinatrice, 1926: Città del Messico, coll. priv.; Madre bambino, 1935: ivi; il Mercante di fiori, 1935: Museo i San Francisco). Le ultime grandi composizioni diR vennero eseguite per la città universitaria (1953) e per n padiglione della Sicurezza sociale (Storia della medicina, 1955). Andato a curarsi a Mosca nel 1956, R poté assistere ala sfilata di Ottobre, che gli ispirò il quadro Sfilata per l’anniversario della rivoluzione russa (1956: Cittàdel Messico, coll. priv.).
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