NOVEMBRE
24
2024
Centro Europeo del Restauro di Firenze
UTENTE
PASSWORD
RECUPERA PASSWORD | REGISTRATI
Zandomeneghi Federico Cagnacci San giovannino Zei Gerardo - Silver Chet Uliveta con bambini 1897  n Cipressi al Poggio Imperiale,  Macke August      Árbol en un trigal    Munch Edward La danza della vita Gauguin  Paul Il cavallo bianco - Ignoto Crocifisso - 1612
 
Nuova mostra


CARLO LEVI - IL VOLTO DEL NOVECENTO
CARLO LEVI "Il volto del novecento" 100 opere di Carlo Levi fra pitture e...

19/08/2013
 
 


GALLERIE VIRTUALI
•› ASTRATTISMO
•› STORIA DEI " MACCHIAIOLI "
•› STORIA DELL' IMPRESSIONISMO


MONOGRAFIE
•› ARTISTI DALLA A ALLA F
•› ARTISTI DALLA G ALLA L
•› ARTISTI DALLA M ALLA R
•› ARTISTI DALLA S ALLA Z


PITTURA
•› PERIODI
•› TEMATICHE


SCRITTI D’ARTE
•› APPROFONDIMENTI DA TESTI


SCULTURA
•› MOSTRE DI SCULTURA
•› SCULTORI


TUTTE LE MOSTRE
•› ARCHIVIO
•› MOSTRE 2008
•› MOSTRE 2010
•› MOSTRE 2012
•› MOSTRE 2013
•› MOSTRE ALL'ESTERO
•› MOSTRE IN ITALIA (2004)
•› MOSTRE IN ITALIA 2005


VALUTAZIONI D'ARTE
•› DA ASTE


VENDITA ONLINE
•› ENTRA PER VEDERE LE OPERE


VOCABOLARIO D'ARTE
•› TECNICHE


 
 

 
Ceracchini Gisberto
MONOGRAFIE » Artisti dalla A alla F

 
   
FOTO PRESENTI 3
 
Ceracchini Gisberto La Famiglia
Ceracchini Gisberto
CERACCHINI GISBERTO LA FAMIGLIA
Ceracchini Gisberto   Riposo
Ceracchini Gisberto
CERACCHINI GISBERTO RIPOSO
Ceracchini Gisberto  Venere Dormiente
Ceracchini Gisberto
CERACCHINI GISBERTO VENERE DORMIENTE
carboncino
   

 Espone per la prima volta alla I Biennale romana (1921) con un'opera accettata per iniziativa di Spadini. Intorno al 1925 prende lo studio a Villa Strohl-fern, dove rimane per tutta la vita. Ha frequenti rapporti con il gruppo di Via Cavour; è lui infatti a organizzare nel 1929 la mostra a Palazzo Doria in cui espone accanto a Mafai, Scipione e Di Cocco, e con loro espone di nuovo nella stessa sala alla I Quadriennale (1931). Longhi, in occasione della Sindacale del '29, lo definisce "il più fervido ideatore" nel manipolo degli "irrealisti", cogliendo l'aspetto peculiare della sua disposizione arcaicizzante, che comunque suscita un discreto interesse nei giovani artisti romani. Negli anni Venti e Trenta,, Ceracchini rappresenta un certo gusto della cultura del tempo, appoggiata dal Regime, per i sani valori della vita rurale E’ presente alle Sindacali del 1929, '30 e '32. Partecipa alle mostre del Novecento italiano a Milano (1926 e '29) e a Buenos Aires (1930), all'Esposizione d'arte italiana di Amsterdam (1927) e all'Esposizione internazionale di Barcellona (1929). Alla II Quadriennale (1935) allestisce un'importante personale con quindici dipinti, alcuni dei quali di grandi dimensioni, e due sculture. Contemporaneamente alla Quadriennale partecipa alla collettiva di pittura italiana organizzata da Sabatello a S. Francisco e alla rassegna parigina "L'art italien des XIX et XX siècles", al Jeu de Paume. Fra il '30 e il '40 è più volte invitato alle Biennali veneziane. Nel 1936 esegue l'affresco per il Sacrario dei caduti aretini fascisti, e anche nel dopoguerra intraprende numerose imprese decorative in varie chiese di Roma. Insegna pittura all'Accademia di Urbino



PRIMORDIALISMO PLASTICO

Il Manifesto del Primordialismo Plastico viene firmato dai pittori Emanuele Cavalli, Giuseppe Capogrossi e Roberto Melli il 31 ottobre 1933, ma è redatto da un gruppo più ampio di artisti accomunati da una ricerca pittorica improntata al Tonalismo (vedi la relativa voce). Questo movimento svolge una ruolo di primo piano nella scena artistica romana degli anni Trenta e primi anni Quaranta, coinvolgendo in varia misura l'opera di numerosi pittori tra cui Scipione, G. Ceracchini, M. Mafai, C. Cagli, F. Pirandello. L'idea del Manifesto viene elaborata in seguito all'accordo con la Galleria Bojean di Parigi, dove deve essere trasferita la mostra di Cavalli, Capogrossi e Cagli svoltasi nel 1932 alla Galleria di Roma e nel febbraio 1933 alla Galleria del Milione di Milano. Nella presentazione alla mostra parigina il critico Waldemar George conia la famosa definizione di Ecole de Rome che indica una comunanza di idee e di intenti nel gruppo di pittori. Ed infatti questi decidono di dichiararle apertamente e diffonderle attraverso un Manifesto che tuttavia, in seguito a contrasti (successivamente risolti) sorti tra loro, Cagli non sottoscrive.





 
 
 

 


Attendere..
UTENTI 
online