Zandomeneghi fa da tramite e presenta agli amici fiorentini Guglielmo Ciardi, il quale si reca a Firenze e dipinge insieme a Telemaco Signorini, partecipando alle discussioni che si svolgono al caffè Michelangelo tra i Macchiaioli. Conosce a Roma Nino Costa ed a Napoli stringe amicizia con Morelli e Palizzi.Da tutti questi contatti nasce una nuova linfa che rigenera la pittura veneziana sorretta da una franca ed ingenua schiettezza popolare.
Giacomo Favretto(1849-1887), imposta la sua pittura giovanile sullo studio della luce e del suo effeto sulle figure negli interni.La precisione della resa di certi ambienti , richiamano alla mente quelli di Pietro Longhi rivisti nell'ottica di un racconto borghese che traduce scene popolari ed in questo senso creò alcuni dei suoi migliori capolavori.
Favretto Giacomo, Mercato di San Polo
Luigi Nono (1850-1918) vicino al realismo di Ciardi e Favretto, vi aggiunge un carattere pensoso e romantico, velato di ombre e di tenerezze che danno una nota particolare anche all'inquadratura dei soggetti ed alla visione stessa del paesaggio
Luigi Nono, Passeggiata al sole
Federico Zandomeneghi (1841-1917).Il primo che si ribella all'aria di provincia che regnava a Venezia sotto la dominazione Austriaca.Viene a contatto con gli artisti dell'ambiente fiorentino ne assimila la lezione e la elabora con una pittura tersa e cristallina.Si reca quindi a Parigi per passarvi qualche settimana ed invece vi rimane per quarantatre anni, stimolato dall'amicizia con Degas e dalla conoscenza di Renoir.
Zandomeneghi Federico, Ritratto di Diego Martelli
Il periodo di transazione tra Ottocento e Novecento è segnato dalle biennali. Queste esposizioni, che ebbero risonanza mondiale e che si succedevano ritmicamente, aprirono alla pittura italiana un grande spazio, in stretto confronto con le correnti allora maggiormente in vista.
Alessandro Milesi(1856-1945)
Mostrò di possedere una indole di grande ritrattista, si fece notare per una vena aneddottica che lo portò a rappresentare scene di vita popolare veneziana sulla scia di G.Favretto.Fu attivo fino ad un età avanzata, ma le sue ultime opere appaiono ormai di un realismo convenzionale. Frequentò l'Accademia di Venezia allievo del Nani che lo indusse a seguirlo a Verona nel 1874. Passò poi a Trieste per iniziativa del mecenate Perpicich. Artista discontinuo pur nella validità della produzione: talvolta anedottica e superficiale altre volte profonda e completa come quella dei migliori impressionisti. Dal 1895 partecipò a tutte le Biennali di Venezia. Si nota come abile ritrattista
Milesi Alessandro, Le perlaie
Valutazioni di Mercato: Alessandro Milesi
Le accurate rappresentazioni della Venezia popolare di stampo favrettiano, risalenti al primo periodo (1878-1887 ca.) e sovente di grande formato, con scene di famiglia, venditrici di frutta e di pesce, infilatrici di perle, sono contese a prezzi oltre i 105.000 Euro; di tali soggetti esistono repliche con lievi variazioni. Le più ariose scene successive (gondolieri, pescatori), insieme alle impressioni di paesaggio e di mare di dimensioni ragguardevoli valgono fino a 52.000 Euro, sui 10.500-15.500 Euro i dipinti medi, 3.650-5.200 gli studi. Pregiati i ritratti, più frequenti dopo il 1903: sono valutabili da 5.200 a oltre 10.500 Euro, se di personaggi celebri. Sono poco apprezzati i dipinti con costumi settecenteschi del primo Novecento, come anche le stanche composizioni dell’ultimo periodo (2.600-6.200 Euro).
Ettore Tito (1859-1941)
Studente all'Accademia sotto la guida di Molmenti.Dimostrò doti di grande colorista e di preciso disegnatore.Oltre ai ritratti affrontò temidi paesaggio e di soggetti marini,temi mitologici e religiosi, ispirati alla pittura settecentesca.Diede senz'altro il meglio di sè nella rappresentazione realistica della vita popolare di Venezia
Ettore Tito Campiello
Lino Selvatico (1872-1924 )
Lino Selvatico Padova 1872-1924 Treviso. Avviato dal padre agli studi giuridici, contemporaneamente si rivolse anche a quelli artistici sotto la guida del Laurenti. Esordì come ritrattista, influenzato dal Tito ,ma soprattutto per l'interesse per la pittura dell'Ottocento (Whistler) e del Settecento ( Reynolds e Gainsborough)
Lino Selvatico, Ritratto di Signora
Pietro Fragiacomo (1856-1937)
Fornatosi nell'ambiente dell'Accademia veneziana , inizialmente segue i dettami di Favretto.In seguito si rivolse esclusivamente a paesaggi della laguna veneta con un cromatismo dalle tonalità perlacee e delicate
Pietro Fragiacomo, Mattinata