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Nuova mostra


CARLO LEVI - IL VOLTO DEL NOVECENTO
CARLO LEVI "Il volto del novecento" 100 opere di Carlo Levi fra pitture e...

19/08/2013
 
 


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Corot a Ferrara COROT. Natura, emozione,ricordo
TUTTE LE MOSTRE » Mostre in Italia 2005

 
   
FOTO PRESENTI 12
 
 Corot Jean Baptiste camille Portale rustico,
Corot a Ferrara COROT. Natura, emozione,ricordo
COROT JEAN BAPTISTE CAMILLE PORTALE RUSTICO,
Musei Civici Veneziani, Galleria Internazionale d'Arte Moderna di Ca’ Pesaro cm 24,5 x 32,5. Venezia, 1822. Olio su carta incollata su tela,
Corot Jean Baptiste Camille Il lago di Piediluco,
Corot a Ferrara COROT. Natura, emozione,ricordo
COROT JEAN BAPTISTE CAMILLE IL LAGO DI PIEDILUCO,
1826 Olio su tela, cm 22 x 41 Oxford, The Ashmolean Museum. Dono di Sir Michael Sadler, in memoria di Lady Sadler grazie al National Art Collections Fund, 1931
Corot Jean Baptiste Camille Veduta del Colosseo dagli Orti farnesiani,
Corot a Ferrara COROT. Natura, emozione,ricordo
COROT JEAN BAPTISTE CAMILLE VEDUTA DEL COLOSSEO DAGLI ORTI FARNESIANI,
1826 Olio su carta incollata su tela, cm 30 x 49 Parigi, Musée du Louvre. Lascito dell’artista, 1875
Corot Jean Baptiste Camille Veduta del Colosseo dagli Orti farnesiani,
Corot a Ferrara COROT. Natura, emozione,ricordo
COROT JEAN BAPTISTE CAMILLE VEDUTA DEL COLOSSEO DAGLI ORTI FARNESIANI,
1826 Olio su carta incollata su tela, cm 30 x 49 Parigi, Musée du Louvre. Lascito dell’artista, 1875
Corot jean Baptiste Camille Papigno, rive scoscese e boscose,
Corot a Ferrara COROT. Natura, emozione,ricordo
COROT JEAN BAPTISTE CAMILLE PAPIGNO, RIVE SCOSCESE E BOSCOSE,
1826 Olio su carta incollata su tela, cm 26 x 39 Musée de Valence
Corot jean Baptiste Camille La cascata delle Marmore a Terni,
Corot a Ferrara COROT. Natura, emozione,ricordo
COROT JEAN BAPTISTE CAMILLE LA CASCATA DELLE MARMORE A TERNI,
1826. Olio su tela, cm 36 x 32. Roma, Banca Nazionale del Lavoro
corot Jean Baptiste Camille Contadini sotto gli alberi all'alba,
Corot a Ferrara COROT. Natura, emozione,ricordo
COROT JEAN BAPTISTE CAMILLE CONTADINI SOTTO GLI ALBERI ALL'ALBA,
c. 1840-45 Olio su tela, cm 28,2 x 39,7 Londra, The National Gallery
corot Jean Baptiste Camille Il pastorello,
Corot a Ferrara COROT. Natura, emozione,ricordo
COROT JEAN BAPTISTE CAMILLE IL PASTORELLO,
1840 Olio su tela, cm 137 x 119 Metz, Musées de Metz
Corot Jean Baptiste Camille Il pastorello,
Corot a Ferrara COROT. Natura, emozione,ricordo
COROT JEAN BAPTISTE CAMILLE IL PASTORELLO,
1840 Olio su tela, cm 137 x 119 Metz, Musées de Metz
Corot Jean Baptiste Camille Il campanile di Douai,
Corot a Ferrara COROT. Natura, emozione,ricordo
COROT JEAN BAPTISTE CAMILLE IL CAMPANILE DI DOUAI,
aprile-maggio 1871 Olio su tela, cm 46,5 x 38,5 Parigi, Musée du Louvre
Corot Jean Baptiste Camille L’italiana Maria di Sorre,
Corot a Ferrara COROT. Natura, emozione,ricordo
COROT JEAN BAPTISTE CAMILLE L’ITALIANA MARIA DI SORRE,
1826-27 Olio su tela, cm 26 x 18 Parigi, Musée Picasso
Corot Jean Baptiste Camille Christine Nilson. La gitana con mandolino,
Corot a Ferrara COROT. Natura, emozione,ricordo
COROT JEAN BAPTISTE CAMILLE CHRISTINE NILSON. LA GITANA CON MANDOLINO,
1874 Olio su tela, cm 80 x 57 San Paolo, Coleção MASP, Museu de Arte de São Paolo Assis Chateaubriand
   
Jean-Baptiste Camille Corot nasce a Parigi il 17 luglio 1796. Nel 1807 i genitori lo iscrivono al collegio di Rouen. Terminati gli studi, si avvia alla professione di mercante di tessuti, assecondando il volere della famiglia, ma ben presto emerge la sua vera vocazione: la pittura. Nel 1822 i genitori gli permettono di consacrarsi all’arte e gli concedono una rendita che gli consente di intraprendere la formazione artistica. I suoi maestri sono affermati esponenti del paesaggismo neoclassico: Achille-Etna Michallon e, dopo la sua morte prematura, Jean-Victor Bertin. Sono loro a indirizzare alla pittura en plein air l’artista esordiente, che è tra i primi a lavorare nella regione di Barbizon.
Nel 1825 Corot si reca per la prima volta in Italia, il “paese incantato” che aveva ispirato l’universo poetico di Nicolas Poussin e Claude Lorrain, dove rimane fino al 1828 e dove fa ritorno nel ‘34 e nel ‘43. L’Italia non è l’unica destinazione dei suoi viaggi di studio e lavoro sul motivo, che lo portano in Svizzera, in Belgio, in Olanda, a Londra, oltre che nelle regioni francesi, dove può contare sull’ospitalità di una fitta rete di amicizie.
Nel 1827 espone per la prima volta al Salon, dove parteciperà con regolarità e del quale sarà nominato, a partire dal 1848, membro della giuria. Ottiene nel frattempo i primi riconoscimenti ufficiali: al Salon del 1840 lo stato acquista Il pastorello e per la prima volta la critica è nettamente favorevole. Ma è l’esposizione Esposizione Universale del 1855 a consacrare la notorietà del pittore, che ottiene un ampio consenso e il prestigioso acquisto da parte di Napoleone III de Il carretto, ricordo di Marcoussis.
La partecipazione al Salon del 1859, dove Corot presenta numerosi capolavori, segna l’apice della sua carriera. Oltre a vantare un folto gruppo di collezionisti e mercanti, ha un’ampia schiera di allievi, tra cui Camille Pissarro, e la nuova generazione lo considera uno dei massimi paesaggisti della sua epoca. In occasione dell’Esposizione Universale del 1867 Corot ottiene ulteriori riconoscimenti: elogiato dalla critica, viene nominato ufficiale della Legion d’onore.
Continua a viaggiare, per lo più in compagnia degli amici di una vita, come Charles-François Daubigny, dipingendo dal vero ancora a pochi mesi dalla morte, avvenuta a Parigi il 22 febbraio 1875.
Nella sterminata opera di Corot, oltre a bozzetti e dipinti a olio di paesaggio e figura, sono da ricordare la vasta produzione grafica, che comprende disegni e incisioni, la sperimentazione della tecnica del cliché verre e la ragguardevole attività di decorazione murale  




 
 
 

 


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