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FOTO PRESENTI 9 |
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Induno Domenico
INDUNO DOMENICO MAMMA STANCA
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Induno Domenico
INDUNO DOMENICO LA MEDAGLIA
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Induno Domenico
INDUNO DOMENICO VECCHI MUSICANTI
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Induno Domenico
INDUNO DOMENICO ARRIVO DELO BOLLETTINO DI GUERRA
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Induno Domenico
INDUNO DOMENICO LA PITTRICE
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Induno Domenico
INDUNO DOMENICO L'ADDIO
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Induno Domenico
INDUNO DOMENICO MATRIMONIO SFUMATO
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Induno Domenico
INDUNO DOMENICO IL FERITO
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Induno Domenico
INDUNO DOMENICO SCUOLA DI SARTINE
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In seguito, dopo il 1846, si volse piú particolarmente a temi patriottici (Arrivo del bollettino della pace di Villafranca: Roma, gnam) o di genere, minuziosamente dipinti, che risentono talvolta del linguaggio dei macchiaioli (Scuola di sartine: Milano, gam; l’Antiquario: Firenze, gam) e dei pittori svizzeri conosciuti dopo i moti rivoluzionari del ’48, quando si rifugiò prima in terra elvetica e poi, con il fratello, nella Firenze granducale. La sua pittura di genere trascende il livello di un gustoso, illustrativo aneddotismo, ma non è priva di fresche osservazioni dal vero, realizzate con grande abilità tecnica. Predilesse anche soggetti sentimentali di vita quotidiana, familiare (Supplente alla mamma, 1857: Padova, mc). Il fratello Gerolamo (Milano 1827-90) si dedicò anch’egli alla pittura di storia, ispirandosi all’Hayez nelle sue prime prove. Garibaldino, attinse alle guerre d’indipendenza e al sentimento patriottico l’essenziale della sua ispirazione (il Cacciatore delle Alpi: Milano, Museo del Risorgimento; Battaglia della Cernaia, coll. priv.), acquistando consensi e fama anche per certa inclinazione patetica del racconto (Triste presentimento, 1862: Milano, Brera). Molto noto anche come ritrattista di eroi risorgimentali (Mazzini, Ga-ribaldi: Torino, Museo del Risorgimento), lasciò forse la parte migliore della sua opera in dipinti di paesaggio (Pescarenico, 1862: Milano, Brera); nei suoi quadri di battaglia si possono scorgere talora analogie con aspetti della pittura romantica francese.
Artista di prestigio nazionale, è amato però soprattutto dai collezionisti milanesi. Nell’ultimo decennio le sue quotazioni hanno subito una notevole impennata: le grandi composizioni di gusto narrativo si pagano oltre i 190000 Euro, a seconda della complessità della scena e della finitura dei particolari; le tele medie con poche figure caratteristiche sono valutabili da 26000 a oltre 78000 Euro. Bozzetti, studi e disegni, più facilmente disponibili a prezzi inferiori, nascondono il pericolo della confusione con i seguaci (e specialmente con il cognato A.Trezzini), peraltro accentuato dalla presenza di repliche tarde dei soggetti di maggior successo. Il mercato penalizza ancora le opere romantiche del primo periodo, mentre talvolta consente l’acquisto delle sobrie figure femminili dell’ultimo periodo a prezzi contenuti
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