NOVEMBRE
24
2024
Centro Europeo del Restauro di Firenze
UTENTE
PASSWORD
RECUPERA PASSWORD | REGISTRATI
Camillo Rapetti,  Signora con veletta mucche Fernand Khnopff 1897, Michelino o Ragazzo Lucano Degas Madame Jeantaud allo specchio Macke August  Café turco II, Degas Ippolito Caffi Veduta di Piazza Navona Roma Giovanni Fattori Lungomare di Antignano 1894 Delaunay Robert - Sn severin
 
Nuova mostra


CARLO LEVI - IL VOLTO DEL NOVECENTO
CARLO LEVI "Il volto del novecento" 100 opere di Carlo Levi fra pitture e...

19/08/2013
 
 


GALLERIE VIRTUALI
•› ASTRATTISMO
•› STORIA DEI " MACCHIAIOLI "
•› STORIA DELL' IMPRESSIONISMO


MONOGRAFIE
•› ARTISTI DALLA A ALLA F
•› ARTISTI DALLA G ALLA L
•› ARTISTI DALLA M ALLA R
•› ARTISTI DALLA S ALLA Z


PITTURA
•› PERIODI
•› TEMATICHE


SCRITTI D’ARTE
•› APPROFONDIMENTI DA TESTI


SCULTURA
•› MOSTRE DI SCULTURA
•› SCULTORI


TUTTE LE MOSTRE
•› ARCHIVIO
•› MOSTRE 2008
•› MOSTRE 2010
•› MOSTRE 2012
•› MOSTRE 2013
•› MOSTRE ALL'ESTERO
•› MOSTRE IN ITALIA (2004)
•› MOSTRE IN ITALIA 2005


VALUTAZIONI D'ARTE
•› DA ASTE


VENDITA ONLINE
•› ENTRA PER VEDERE LE OPERE


VOCABOLARIO D'ARTE
•› TECNICHE


 
 

 
William Congdon 1912-1998 Vicenza
TUTTE LE MOSTRE » Mostre in Italia 2005

 
   
FOTO PRESENTI 10
 
Congdon william  New York City (Explosion),
William Congdon 1912-1998 Vicenza
CONGDON WILLIAM NEW YORK CITY (EXPLOSION),
1948 inchiostro e olio su cartone telato 38 x 55 cm Milano, The William G. Congdon Foundation
Congdon William Venice, 3,
William Congdon 1912-1998 Vicenza
CONGDON WILLIAM VENICE, 3,
1950 olio su compensato 95 x 118 cm Santa Barbara (California), Santa Barbara Museum of Art, gift of Wright S. Lundington
Congdon william Rome – Pantheon, 1,
William Congdon 1912-1998 Vicenza
CONGDON WILLIAM ROME – PANTHEON, 1,
1950 olio su pannello 120 x 104 cm Santa Barbara (California), collezione privata
Congdon William Crocifisso, 2,
William Congdon 1912-1998 Vicenza
CONGDON WILLIAM CROCIFISSO, 2,
1960 olio su faesite 89 x 59 Assisi, Galleria d’Arte Contemporanea Pro Civitate Christiana
Cogdon William Crocifisso, 15,
William Congdon 1912-1998 Vicenza
COGDON WILLIAM CROCIFISSO, 15,
1964 olio su faesite 70 x 50 cm Padova, collezione privata
Congdon William Crocifisso, 29,
William Congdon 1912-1998 Vicenza
CONGDON WILLIAM CROCIFISSO, 29,
1966 olio su pannello 90 x 70 cm Milano, collezione privata
Congdon William Crocifisso, 34,
William Congdon 1912-1998 Vicenza
CONGDON WILLIAM CROCIFISSO, 34,
1966 olio su pannello 100 x 85 cm Pieve di Cento, collezione privata
Congdon William
William Congdon 1912-1998 Vicenza
CONGDON WILLIAM
Congdom William
William Congdon 1912-1998 Vicenza
CONGDOM WILLIAM
Congdom William La trinità
William Congdon 1912-1998 Vicenza
CONGDOM WILLIAM LA TRINITà
   
Analogia dell'icona: la luce del buio
Il titolo di questa mostra riprende e sviluppa una vecchia intuizione di Massimo Cacciari sulla pittura di Congdon: una pittura che, come abbiamo visto, tende a rifiutare le componenti psicologiche e soggettive del fatto artistico; che si mantiene fedele a precisi riti procedurali; che assiste al divenire di un atto, quasi l'opera d'arte nascesse e non fosse realizzata. In questo senso tutto il percorso di Congdon appare inscritto in una dinamica che è analoga a quella del pittore di icone, anche se alla foglia d'oro stesa sulla superficie del dipinto, che rinvia alla luce dell'epifania del divino, si sostituisce il fondo nero che rivela l'intima drammaticità della moderna coscienza. E a tutto ciò possiamo aggiungere la persistenza di forme simboliche nelle sue composizioni, un atteggiamento mistico nei confronti delle immagini e dei colori che incontra.

Non è solo questo. Alla base della pittura di icone, così come appare nella riflessione di san Giovanni Damasceno e come confermerà il II concilio di Nicea, sta il mistero dell'Incarnazione. Il fatto che il Figlio di Dio si sia reso visibile diviene infatti la garanzia della nostra possibilità di raffigurare il divino. Congdon aggiunge qualcosa a questo millenario ripensare il fondamento dell'arte cristiana: egli coglie il massimo dispiegarsi dell'Incarnazione nella Passione e nella morte di Gesù. È sufficiente considerare il catalogo dell'artista: al di là del periodo immediatamente successivo alla conversione, quando osserviamo una serie di soggetti ricavati soprattutto dal Nuovo Testamento,  esso annovera poco meno di duecento raffigurazioni del Crocifisso.
o di questa mostra riprende e sviluppa una vecchia intuizione di Massimo Cacciari sulla pittura di Congdon: una pittura che, come abbiamo visto, tende a rifiutare le componenti psicologiche e soggettive del fatto artistico; che si mantiene fedele a precisi riti procedurali; che assiste al divenire di un atto, quasi l'opera d'arte nascesse e non fosse realizzata. In questo senso tutto il percorso di Congdon appare inscritto in una dinamica che è analoga a quella del pittore di icone, anche se alla foglia d'oro stesa sulla superficie del dipinto, che rinvia alla luce dell'epifania del divino, si sostituisce il fondo nero che rivela l'intima drammaticità della moderna coscienza. E a tutto ciò possiamo aggiungere la persistenza di forme simboliche nelle sue composizioni, un atteggiamento mistico nei confronti delle immagini e dei colori che incontra.


   



William Congdon nacque a Providence (Rhode Island) il 15 aprile del 1912, la stessa data dell'affondamento del Titanic: per questo, quasi quarant'anni dopo, Peggy Guggenheim credeva di riconoscere in lui una sorta di reincarnazione del padre, scomparso in mare nella tragedia del transatlantico. La coincidenza non è solo bizzarra, segna invece uno dei due possibili approcci alla vicenda biografica dell'artista. Si tratta di una vita lunga (Congdon è morto a Milano il 15 aprile del 1998, il giorno del suo ottantaseiesimo compleanno) e straordinariamente fitta di episodi, di viaggi, di incontri, di esperienze. Prima di ogni altro, lui stesso l'ha riletta più volte proprio nei termini di una sequenza di fatali appuntamenti con il destino: non sarebbe difficile dunque ricavarne un romanzo. Ma ciò rischierebbe di farci perdere contatto con la sua pittura, con la sua ricerca; di vederle soprattutto come la conseguenza di fatti esistenziali. È preferibile pertanto  ripercorrere in estrema sintesi i dati della biografia per lasciare spazio ad alcuni elementi che possono consentire di comprendere meglio il senso di questa mostra.

William Congdon nasce da una ricca famiglia di industriali e banchieri del New England. Inizia il suo percorso di artista solo dopo l'università, e come scultore. Durante la seconda guerra mondiale fu autista di ambulanze nell'American Field Service, tra i primi a giungere nel campo di sterminio di Bergen Belsen.





 
 
 

 


Attendere..
UTENTI 
online