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FOTO PRESENTI 14 |
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Vittore Grubicy e l'Europa.Alle radici del divisionismo
GRUBICY VITTORE ANVERSA DALLA MIA FINESTRA (EFFETTO DI MATTINA),
1885
Olio su cartone pressato intelato, 33 x 25,2 cm
Firenze, Galleria Fioretto
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Vittore Grubicy e l'Europa.Alle radici del divisionismo
GRUBICY VITTORE RITRATTO DI DONNA ALLA FINESTRA
o Ritratto di persona cara
a Val di Scalve o Luisa Violini, 1886/1887-1910
Olio su tela, 32,5 x 21 cm
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Vittore Grubicy e l'Europa.Alle radici del divisionismo
GRUBICY VITTORE ALLA SORGENTE TEPIDA
(Sopra Intra), o La lavandaia o Autunno, sera, o Paesaggio, Novembre, 1890-1901
Olio su tela preparata a gesso, 47 x 40,5 cm
Milano, Villa Belgiojoso Bonaparte,
Museo dell'Ottocento
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Vittore Grubicy e l'Europa.Alle radici del divisionismo
MAUVE ANTON AUTORITRATTO
1884-1888
Olio su tela, 65 x 43 cm
L'Aia, Collection Gemeentemuseum Den Haag
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Vittore Grubicy e l'Europa.Alle radici del divisionismo
SEGANTINI GIOVANNI RITRATTO DI VITTORE GRUBICY,
1887
Olio su tavola, 151 x 91 cm
Lipsia, Museum der Bildenden Künste
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Vittore Grubicy e l'Europa.Alle radici del divisionismo
ZILCKEN PHILIPPE
Figura femminile vista di spalle, 1889
Puntasecca e vernice molle su carta di Cina, 235 x 160 mm
L'Aia, Collection Gemeentemuseum Den Haag
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Vittore Grubicy e l'Europa.Alle radici del divisionismo
MAUVE ANTON PECORE AL PASCOLO,
1870 ca.
Olio su tela, 59 x 100 cm
L'Aia, Collection Gemeentemuseum Den Haag
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Vittore Grubicy e l'Europa.Alle radici del divisionismo
THéO VAN RYSSELBERGHE Tè IN GIARDINO
1904 ca.
Olio su tela, 97,5 x 129,5 cm
Bruxelles, Collection du Musée d'Ixelles
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Vittore Grubicy e l'Europa.Alle radici del divisionismo
MORREN GEORGE SIGNORA CHE SI METTE IL CAPPELLO,
1901
Pastello su carta, 60 x 47 cm
Bruxelles, Collection du Musée d'Ixelles
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Vittore Grubicy e l'Europa.Alle radici del divisionismo
CLAUS EMILE IL RITIRO DELLE NASSE,
1893
Olio su tela, 120 x 200 cm
Bruxelles, Collection du Musée d'Ixelles
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Vittore Grubicy e l'Europa.Alle radici del divisionismo
PREVIATI MADONNA DEI CRISANTEMI
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Vittore Grubicy e l'Europa.Alle radici del divisionismo
CREMONA TRANQUILLO IL FIGLIO DELL'AMORE,
1873 Olio su tela, 53,5 68,8 cm Siglato in alto a destra con il monogramma "TC" Milano, collezione privata
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Vittore Grubicy e l'Europa.Alle radici del divisionismo
MORBELLI ANGELO (LA STAZIONE CENTRALE DI MILANO NEL 1889
, 1889 Olio su tela, 58 × 100 cm Firmato e datato in basso a destra "Morbelli 889" Milano, Villa Belgiojoso Bonaparte, Museo dell'Ottocento (
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Vittore Grubicy e l'Europa.Alle radici del divisionismo
MORBELLI ANGELO VENDUTA!,
1884 Tempera su tela, 70 × 120 cm Non firmato né datato Milano, Villa Belgiojoso Bonaparte, Museo dell'Ottocento (in mostra a Milano)
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Insieme a queste anche opere realizzate dallo stesso Grubicy, vero e proprio testamento spirituale: dal 1890 infatti, a causa di conflitti legali col fratello, la sua carriera di mercante internazionale si interruppe, dando inizio a una seconda vita da pittore. Grubicy artista è raccontato in mostra attraverso una selezione di trentaquattro oli e tecniche miste, sei disegni e diciannove acqueforti, provenienti dalle Civiche Raccolte milanesi, dalla Galleria Nazionale d'Arte Moderna di Roma, dal Musée d'Orsay di Parigi, dal Musée d'Ixelles di Bruxelles, e da altre collezioni pubbliche e private italiane. Dapprima devoto a una visione lirica e tardoromantica del paesaggio, privilegiando i laghi e le atmosfere sfumate di Lombardia, restituiti con un potente virtuosismo cromatico, si lasciò poi ispirare dai principi ottici ed estetici francesi che si tradussero nella creazione di un personalissimo divisionismo. L'apertura internazionale, gli stretti contatti tra lo stesso Grubicy e la cultura olandese e belga, la sua conoscenza dei movimenti d'avanguardia e la frequentazione degli artisti en plein air della cosiddetta Scuola de l'Aja, sono emerse grazie allo studio condotto da Annie-Paule Quinsac, curatrice della mostra, dei documenti che compongono l'archivio Grubicy, acquisito dal Mart nel 1999.
La personalità eclettica e caleidoscopica di Vittore è restituita anche attraverso cinque ritratti scelti, che ne abbozzano i tratti essenziali: da giovane scapigliato solare ed entusiasta a "grande vecchio" solitario, circondato dagli amati quadri, fino ai ricordi postumi di Astolfo de Maria e Adolfo Wildt, che lo immortala per sempre, erma classica carica di richiami michelangioleschi.
L'opera
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