NOVEMBRE
24
2024
Centro Europeo del Restauro di Firenze
UTENTE
PASSWORD
RECUPERA PASSWORD | REGISTRATI
Filadelfo Simi - Vacchetta bianca Grubicy Vittore de Dragon Ritorno all'ovile cipressi Primenov Cole Thomas The Voyage of Life: Youth, Preti Mattia  Ranson, Paul Elie  La Sybille (L'Egyptienne), Raffaello Gambogi - Antignano (Marina) Pollock Jackson Gauguin Paul Natura morta con tre cagnolini
 
Nuova mostra


CARLO LEVI - IL VOLTO DEL NOVECENTO
CARLO LEVI "Il volto del novecento" 100 opere di Carlo Levi fra pitture e...

19/08/2013
 
 


GALLERIE VIRTUALI
•› ASTRATTISMO
•› STORIA DEI " MACCHIAIOLI "
•› STORIA DELL' IMPRESSIONISMO


MONOGRAFIE
•› ARTISTI DALLA A ALLA F
•› ARTISTI DALLA G ALLA L
•› ARTISTI DALLA M ALLA R
•› ARTISTI DALLA S ALLA Z


PITTURA
•› PERIODI
•› TEMATICHE


SCRITTI D’ARTE
•› APPROFONDIMENTI DA TESTI


SCULTURA
•› MOSTRE DI SCULTURA
•› SCULTORI


TUTTE LE MOSTRE
•› ARCHIVIO
•› MOSTRE 2008
•› MOSTRE 2010
•› MOSTRE 2012
•› MOSTRE 2013
•› MOSTRE ALL'ESTERO
•› MOSTRE IN ITALIA (2004)
•› MOSTRE IN ITALIA 2005


VALUTAZIONI D'ARTE
•› DA ASTE


VENDITA ONLINE
•› ENTRA PER VEDERE LE OPERE


VOCABOLARIO D'ARTE
•› TECNICHE


 
 

 
Lorenzo Monaco: splendori tardogotici fra Giotto e Masaccio
TUTTE LE MOSTRE » Archivio

 
Si tratta della prima mostra dedicata a questo protagonista di primissimo piano della pittura tardogotica in Italia, che certamente è ben conosciuto ed apprezzato presso gli specialisti, ma che ancora attende la giusta consacrazione presso il vasto pubblico dei nostri giorni. L’esposizione cadrà esattamente in contemporanea con la grande rassegna dedicata
a Gentile da Fabriano nella città marchigiana, altro grandissimo protagonista della pittura tardogotica o dello ‘Pseudorinascimento’, per usare una definizione cara al grande critico Federico Zeri.
La mostra fiorentina documenterà l’arco completo dell’attività di questo straordinario monaco-artista, che precorre direttamente, sia per la vicenda umana che per quella più propriamente artistica, l’altro grande frate-pittore, il Beato Angelico, uno dei padri fondatori del Rinascimento fiorentino. Ma questo ruolo può essere riconosciuto a pieno titolo anche al frate camaldolese, che si preoccupò soprattutto di ‘traghettare’ la pittura tardotrecentesca di derivazione giottesca verso gli ideali dell’Umanesimo nascente, nella sua versione più vicina al Cristianesimo.
Il pittore, nato nel 1370 circa, operò con piena consapevolezza in uno dei periodi più vitali e creativi della storia dell’arte italiana, rapportandosi in maniera costante con i protagonisti principali della scena artistica fiorentina: da Agnolo Gaddi e Spinello Aretino a Lorenzo Ghiberti e Gherardo Starnina, fino ad influenzare sensibilmente artisti del calibro di Masolino da Panicale e il giovane Beato Angelico. Nella mostra saranno presenti anche alcuni capolavori di quest’ultimi, che offriranno lo spunto per sottolineare le tappe principali dello svolgimento artistico dell’ artista camaldolese. Tuttavia, la mostra farà emergere, soprattutto a beneficio del pubblico più vasto, la qualità esecutiva che caratterizza le opere dipinte su tavola da Lorenzo Monaco: la prodigiosa raffinatezza del disegno, la proverbiale eleganza dei suoi personaggi, la stesura cromatica straordinariamente brillante e luminosa. Tuttavia, non sarà certo meno grande la sorpresa di fronte ai molti codici e alle miniature ritagliate provenienti da musei in Italia e all’estero, che documenteranno anche la fervida attività nel campo della decorazione miniata, della quale Lorenzo Monaco è ritenuto uno dei massimi esponenti di ogni tempo.
Uno degli obbiettivi principali dell’esposizione -che beneficerà di decine di prestiti dalle istituzioni museali più prestigiose del mondo-, è quello di ricomporre integralmente per la prima volta dopo cinque secoli alcuni complessi d’altare andati dispersi soprattutto nel corso del XIX secolo, collocati in origine sugli altari di importanti edifici religiosi della città, quali Santa Maria del Carmine, San Gaggio, il monastero di Santa Maria degli Angeli, Santa Croce, e via dicendo.
Dal punto di vista scientifico, il denso catalogo della mostra rappresenterà un punto fermo degli studi su questo artista fondamentale della cultura tardogotica italiana, ed approfondirà in maniera definita il suo contributo agli sviluppi artistici in uno dei periodi più affascinanti dell’arte italiana. Angelo Tartuferi  




 
 
 

 


Attendere..
UTENTI 
online