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FOTO PRESENTI 3 |
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Alberto Sughi nella Collezione CSAC
SUGHI ALBERTO PERSONAGGI DELLA CENA
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Alberto Sughi nella Collezione CSAC
SUGHI ALBERTO RIMMEL
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Alberto Sughi nella Collezione CSAC
SUGHI ALBERTO ADDIO ALLA CASA ROSSA
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Si apre il 21 Dicembre alle ore 18 e si chiude il 22 Gennaio 2006 un’ ampia rassegna antologica dell’opera di Alberto Sughi, uno degli assoluti protagonisti della storia dell’ arte in Italia dagli anni ’50 in avanti, un pittore il cui lavoro come emerge dai saggi critici dei curatori della mostra, e’ anche e sempre stato un’ attenta, rara, rilettura di tutta la storia della pittura. La rassegna comprende 642 opere, fra dipinti, tempere, disegni e litografie di proprietà delle collezioni del Centro Studi ed Archivio della Comunicazione (CSAC) dell'Università di Parma, tra cui i grandi dipinti Citta’ di Notte (1958), Personaggi della Cena (1976) Addio alla casa Rossa (1992), Rimmel (2004).
Il catalogo della mostra e’ pubblicato da Skira nella collana edita dallo CSAC, ed e’ introdotto da due lunghi saggi uno della Direttrice dello CSAC Gloria Bianchino e uno di Arturo Carlo Quintavalle, che hanno curato anche la mostra. Ai due saggi si aggiunge un’intervista ad Alberto Sughi. Il volume comprende anche il catalogo delle opere e la riproduzione completa di tutti dipinti e dei disegni di Alberto Sughi in proprietà dello CSAC.
Alberto Sughi nasce a Cesena nel 1928. Pittore autodidatta, Sughi divenne, dopo varie esperienze formative, uno dei maggiori artisti italiani della generazione che esordì agli inizi degli anni Cinquanta, scegliendo decisamente la strada del realismo, nell' ambito del dibattito tra astratti e figurativi dell' immediato dopoguerra. Sin dai primi anni i dipinti di Sughi rifuggono, tuttavia, ogni tentazione sociale per mettere in scena momenti di vita quotidiana senza eroi tanto da permettere a Enrico Crispolti nel 1956 di utilizzare per lui la definizione "realismo esistenziale". La sua ricerca procede, in modo quasi costante, per cicli tematici, che hanno il sapore della sequenza cinematografica. Prima le cosiddette "pitture verdi", dedicate al rapporto fra uomo e natura (1971-1973); poi, il cilclo "La cena" (1975-1976); agli inizi degli anni Ottanta appartengono i venti dipinti e i quindici studi di "Immaginazione e memoria della famiglia"; dal 1985 é in corso la serie "La sera o della riflessione". L' ultima serie di grandi dipinti, esposta nel 2000, é intitolata "Notturno". Sughi ha partecipato a tutte le più importanti rassegne d' arte contemporanea, dalla Biennale Internazionale d' Arte di Venezia alla Quadriennale di Roma, e a varie mostre, che hanno proposto all' estero le vicende dell' arte italiana degli anni Settanta a oggi. Musei italiani e stranieri gli hanno dedicato ampie rassegne antologiche; tra esse spiccano la Galleria d' Arte Moderna di Bologna (1977), la Galleria del Maneggio di Mosca (1978), il Museo di Castel Sant' Angelo di Roma, il Museo delle Belle Arti di Budapest e la Galleria Nazionale di Praga (1986), la Galleria Civica d' Arte Moderna di Ferrara (1988), la Casa Masaccio a San Giovanni Valdarno (1990), il Museo d' Arte Assis Chateaubriand a San Paolo del Brasile (1994) e il Museo Civico di San Sepolcro (2003). L' artista ha partecipato al ciclo di mostre " La ricerca dell' identità" a Cagliari, Palermo e Ascoli Piceno (2003-2004), alla mostra "Il Male. Esercizi di pittura crudele" alla Palazzina di Caccia di Stupinigi, Torino (2005) e alla mostra “Il Ritratto Interiore da Lotto a Pirandello”, al Museo Archeologico Regionale, Aosta (2005) Nel 1994, Sughi ha ricoperto la carica di Presidente dell' Ente Quadriennale Nazionale d' Arte di Roma.
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