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FOTO PRESENTI 11 |
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Antonino Leto
LETO ANTONINO
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Antonino Leto
ANTONINO LETO (MONREALE 1844-CAPRI 1913)
Olio su tela (1 di cm 26,5*42,5 e 2 di cm 26,5*41) Palermo Galleria d'arte moderna
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Antonino Leto
LETO ANTONINO FUNARI
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Antonino Leto
LETO ANTONINO FUNARI2
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Antonino Leto
LETO ANTONINI LA’TTESA
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Antonino Leto
BAMBINO CON FICHI D’INDIA TEMPERA SU CARTE 59X42
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Antonino Leto
LETO ANTONINO MATTANZA A FAVIGNANA 1887
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Antonino Leto
LETO ANTONINO CENTODIECI ANNI A ISCHIA [1882 C.],
olio su tela,
26 x 46 cm
Palermo, Galleria d'Arte Moderna "Empedocle Restivo". provenienza: Museo Nazionale di Palermo. Il dipinto fu presentato all'Esposizione nazionale di Torino del 1882, anno in cui Leto si trasfer“ definitivamente nell'isola di Capri, dove si dedicò alla rappresentazione di suggestivi scorci di paesaggio marino. Nei paesaggi del periodo caprese la realtà naturale risulta trasfigurata da una concezione lirica del colore che vibra e sembra sfaldarsi al contatto con la luce. L'opera che presentiamo appartiene a una fase iniziale di tale periodo; l'artista dà ancora rilievo alla figura umana - che nelle opere successive scomparirà per dare spazio ai colori del cielo e del mare - anche se tale figura rimane in ogni caso marginale rispetto alla veduta nel suo complesso. Ciò che cattura la nostra attenzione è la vista luminosa dello sfondo dove il profilo delle case si staglia sull'azzurro profondo del mare che, con il cielo, diventa protagonista del dipinto. L'opera, insieme a "Bosco di Portici", "Due ventagli" e "Nel frutteto", fu esposta nel 1884 in occasione dell'Esposizione internazionale di Nizza, dove l'artista venne premiato con la medaglia d'argento
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Antonino Leto
ANTONINO LETO81844-1913) OLIO SU TELA CM.100*69
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Antonino Leto
I FUNARI DI TORRE DEL GRECO- ROMA GALLERIA D’ARTE MODERNA
STUDIO PER I FUNARI
Nei tre bozzetti sono raffigurati tre momenti del lavoro dei Funari.
Nel primo bozzetto l'atmosfera è mattutina ed allietata da un leggero vento.L'uomo porta in testa un cappello di paglia e fra le mani un grosso bastone con della canapa, legata alla sommità. In primo piano gli attrezzi del suo lavoro: funi e legni conficcati nella sabbia.
Nel secondo bozzetto i muscoli tirati del viso e la tensione del corpo evidenziano lo sforzo effettuato dal lavoratore.
Nel terzo bozzetto è l'ora del tramonto, il funaro si è rimesso il cappello e sta tornando a casa dopo un'intensa giornata di lavoro.
Il cielo si confonde con il mare ed i contorni diventano più sfumati e sbiaditi. La sera è in arrivo.
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Antonino Leto
LETO ANTONINO MARINA CON SCOGLI
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(Monreale [pa], 1844 - Capri [na], 1913)
Qui approfondì la ricerca sulla "macchia" a contatto con i macchiaioli. Appartengono al periodo fiorentino "Ponte S. Trinità" (1876), "La passeggiata alle Cascine in giorno di pioggia" (1876), "Le Cascine di Firenze in giorno d'inverno" (1878). Nel 1879, concluso il pensionato, Leto si trasferì a Parigi ove, nella cerchia del mercante d'arte Goupil, strinse amicizia con De Nittis, la cui influenza è riscontrabile in alcune tavolette di piccole dimensioni ispirate all'attualità della vita parigina. A causa della salute precaria ritornò a Palermo già nel 1880, ospite dei Florio nella Villa dell'Olivuzza, dove realizzò la decorazione per un salone. Per loro l'artista dipinse le "Saline di Trapani" (1881), immerse in un'atmosfera chiara e luminosa, memore della lezione impressionista, e "La pesca del tonno" (o "La mattanza"). Nel 1882 Leto si trasferì definitivamente a Capri, l'isola che, negli anni della maturità, divenne la protagonista principale delle sue opere. Intanto prese parte sia alle Promotrici napoletane, sia alle esposizioni nazionali: nel 1882 presentò a Napoli l'opera "Il Triduo", mentre all'Esposizione nazionale di Torino del 1880 aveva esposto "Bosco di Portici" e "Centodieci anni a Ischia" [cat. 90]. Queste ultime due opere, assieme a "Due ventagli" e "Nel frutteto", gli valsero la medaglia d'argento in occasione dell'Esposizione internazionale di Nizza del 1884, anno in cui partecipò anche all'Esposizione nazionale di Torino con "Ve ne darò". All'Esposizione nazionale di Roma del 1883 presentò, tra le altre opere, "I funari di Torre del Greco", "Impressione presso Ischia" e "Le zucche" (acquerello). Leto prese parte, inoltre, all'Esposizione italiana di Londra del 1888 e all'Esposizione internazionale di Monaco del 1894. Alla Biennale di Venezia espose, nel 1910, "Marina di Catello a Capri" e "Dietro la piccola marina", delicate vedute dell'amata isola dove morì nel 1913. Nell'ambito della Biennale di Venezia gli fu dedicata nel 1924 un'ampia retrospettiva.
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