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FOTO PRESENTI 9 |
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Bruzzi Stefano
BRUZZI STEFANO
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Bruzzi Stefano
BRUZZI STEFANO ENTRA LA MESSA
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Bruzzi Stefano
BRUZZI STEFANO
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Bruzzi Stefano
BRUZZI STEFANO
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Bruzzi Stefano
BRUZZI STEFNO
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Bruzzi Stefano
BRUZZI
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Bruzzi Stefano
BRUZZI STEFANO L'ORA DEL PRANZO
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Bruzzi Stefano
AUTUNNO NEL BOSCO
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Bruzzi Stefano
BRUZZI STEFANO LE RAGAZZE FANNO LA CALZA
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Terminati gli studi umanistici a Piacenza, nel 1854 si recò a Roma per studiare con Aless. Castelli, che l'avviò a uno studio attento del vero (figura e paesaggio). In sostanza crebbe lontano dalle scuole, dedicandosi a studi di costume, prevalentemente all'acquarello, nei dintorni di Roma: ad Albano, all'Ariccia, a Nettuno, a Tivoli, a Frascati. Gli era compagno in quegli anni (1855-57) Nino Costa. Dopo una breve attività a Bologna (1860-62) e a Milano (1862-63) ritornò a Piacenza. Innamorato del suo Appennino, pur essendosi trasferito con la famiglia (nel 1864) a Firenze, durante l'estate dimorò sempre nella villa paterna di Roncolo di Groppallo. Nel 1896 accettò l'incarico dell'insegnamento presso l'Ist. Gazzola di Piacenza, che tenne fino al 1908. -Nelle numerosissime tele, ma più ancora negli schizzi dal vero, è un osservatore che si compiace di quello che vede, che sa esprimere la natura con bastante verità, che ritiene adeguati i propri mezzi al raggiungimento del proprio fine . Non fu tormentato da fiamme di idealismi, né da manie di tecniche nuove, di espressioni più intense e più sottili. Non ebbe lo spasimo di cercare nuove penne per nuovi voli, ma quietò lo spirito nelle brame antiche come la pupilla quietò nei limitati orizzonti dell'Appennino. per questo l'arte sua appare serena, uguale, facile e limpida- (Pettorelli). Questi i meriti e i limiti, ma la -Mandra sperduta- (1881), gli studi dal vero, i finissimi disegni sono opere che rimarranno a testimoniare la schiettezza del suo sentimento, la genuina spontaneità della sua arte, assente invece in parecchie –egloghe- eseguite in studio: abilissime, piacevoli, ma fredde e di maniera. In certi quadri di paese con figure (di solito di piccole dimensioni) si dimostra non insensibile al macchiaiolismo, ma in sostanza, pur vivendo a Firenze negli anni buoni del –gruppo-, egli se ne stette in disparte, con gli –accademici-, suscitando di straforo l'ironia di Diego Martelli.
Stefano Bruzzi ( Piacenza 1835 – 1911)
VALUTAZIONE: I bozzetti di piccole dimensioni, spesso su tavoletta, quotano dai 2.000 ai 5.000 euro; gli oli di media qualità vanno dai 10.000 ai 20.000 euro; dai 30.000 ai 60.000 euro le opere più significative.
Record d’asta: 30.11.1990, Sulla strada di casa, olio su tela, altezza cm : 71,5, larghezza cm : 127 (Christie's - Londra, Pounds : 74.300, USD : 146.000, Euro : 111.300) Lotto N° 47
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