Il richiamo delle spigolatrici
Nel quadro Richiamo delle spigolatrici, Jules Breton ritrae una scena comune di vita contadina a Courrières, suo paese d'origine in Artois, regione storica della Francia settentrionale. L'artista sceglie di ritrarre le spigolatrici non al lavoro come aveva fatto due anni prima Jean-François Millet ma al momento di lasciare i campi. Molti elementi del quadro indicano che la scena si svolge alla fine della giornata: lo spicchio di luna che sorge, visibile in alto a sinistra della tela, la presenza di un sorvegliante dei campi, appoggiato ad un cippo che, con le mani attorno alla bocca, chiama a raccolta le lavoratrici e, soprattutto, il tramonto del sole, dietro gli alberi, che conferisce al quadro quella calda luce dorata tipica delle tarde ore pomeridiane.
Nonostante la presenza di alcuni dettagli realisti come gli abiti logori e consunti o i piedi nudi delle donne, il pittore ha completamente idealizzato la scena. L'eleganza dei gesti, il portamento fiero ed altero delle contadine, la grande ricercatezza della composizione conferiscono all'insieme un aspetto nobile e poetico.
Mettendo da parte la rappresentazione di una straziante povertà, come aveva fatto agli inizi della sua carriera e privilegiando una visione idilliaca e pittoresca del mondo del lavoro, Jules Breton conquista i favori della critica e del pubblico. Presentata al Salon del 1859, l'opera ottiene un enorme successo suscitando perfino l'attenzione dell'imperatrice Eugenia. La sovrana fa inserire la tela sulla lista civile di Napoleone III. Inizialmente esposto al castello di Saint-Cloud il quadro, nel 1862, grazie ad una donazione dell'imperatore, entra a far parte delle collezioni del museo del Luxembourg che, all'epoca, esponeva le opere degli artisti ancora in vita