Fondato nel 1911 a Monaco di Baviera, il Cavaliere Azzurro, creatura di Wassily Kandinsky e di
Franz Marc, alla quale assoceranno il loro nome altri grandi artisti quali Paul Klee, Alexei von Jawlensky,
August Macke, Marianne von Werefkin, Lyonel Feininger, Robert Delaunay, EmilNolde e molti altri, non è una "scuola" artistica o un raggruppamento di pittori che condividono una precisa scelta stilistica programmaticamente esposta in un manifesto. La storia di questa grande avventura culturale nasce a partire dall'idea di Kandinsky di redigere un "almanacco" che si occupi delle manifestazioni artistiche più interessanti e innovative della contemporaneità. Kandinsky già pensa a una pubblicazione di questo tipo dall'estate del 1911, quando, nel giugno, scrive a Marc: "Ecco! Ho un progetto nuovo! Piper si occuperà dell'edizione e noi ne saremo i redattori. Una specie di almanacco (annuale) con riproduzioni, articoli… e cronache!, ossia resoconti di critiche e mostre, fatti esclusivamente artistici. Il libro deve rispecchiare l'intera annata e affinché lo specchio risulti vivo e pieno faremo in modo di gettare un ponte verso il passato e un raggio che si proietti nel futuro." L'Almanacco fu redatto nell'autunno 1911 tra Monaco, Murnau, dove risiedeva Kandinsky, e Sindelsdorf, dove viveva Marc
.
È probabilmente durante lo stesso autunno che viene trovato il titolo della pubblicazione Scrive Kandinsky: "Il nome, Der Blaue Reiter, lo trovammo,
Marc e io, davanti a una tazza di caffè sotto il pergolato di Sindelsdorf: a entrambi piaceva il blu. E a Marc piacevano i cavalli, a me i cavalieri. E così il nome venne fuori da solo. Ma il favoloso caffè della signora Maria Marc ci piacque ancor di più."
Nel testo, uscito nel maggio del 1912 presso l'editore Rheinoldt Piper, vengono pubblicati saggi di Kandinsky, Macke, Marc e del musicista e pittore Arnoldt Schönberg . Sono inoltre riprodotte opere d'arte di tutti i tempi e di tutti i generi che hanno come denominatore comune un forte contenuto spirituale: dai dipinti su vetro bavaresi ad alcuni disegni cinesi,da opere realizzate da bambini a lavori di Macke, Picasso, Matisse, Delaunay, Schönberg, Cézanne, El Greco, Gauguin, Rousseau, Burljuk, Kokoschka, Van Gogh…Importante, perché spiega la concezione estetica che sottostà al Cavaliere Azzurro, è il testo Due quadri di
Franz Marc. Scrive l'artista tedesco: "
Quelli che oggi vanno moltiplicandosi dappertutto sono segni personali, indipendenti, infuocati di un tempo nuovo. Questo libro sarà il fuoco ottico verso cui tali segni convergeranno […].Dove sono questi segni dove le opere?Da che cosa possiamo riconoscere quelleautentiche? Dalla loro vita interiore […].
Perché tutto quello che nell'arte viene creato da spiriti amanti della verità, senza riguardi per la convenzione esteriore dell'opera, è autentico, e tale resta per sempre"
.La decisione di organizzare una mostra collegata alla redazione dell'Almanacco si intreccia strettamente alla storia della NeueKünstlervereinigung München (NKVM, Nuova Associazione di pittori di Monaco).Alcuni contrasti in seno a questa eterogenea associazione, fondata da Kandinsky nel 1909, sorgono già all'inizio del 1911, ma è solo alla fine dell'anno che si giunge a un'esplicita rottura
Da un lato dell'associazione sta una fazione più conservatrice, capeggiata da Adolf Erbslöh e da Alexander Kanoldt
; dall'altro si colloca un gruppo di artisti che propugna un'arte più moderna e vitale, guidato da Kandinsky, e Marc. Nel dicembre la giuria dellaNKVM rifiuta di accettare e di esporre un'opera del suo fondatore:
Il pretesto addotto dalla giuria è che il dipinto eccede le misure massime stabilite dall'associazione stessa. Il rifiuto dell'opera, in realtà, nasce da ragioni di carattere teorico ed estetico, e rivela in pieno la portata delle differenze che separano l'ala conservatrice da quella progressista della NKVM il quadro di Kandinsky viene respinto dall'ala conservatrice perché ormai quasi del tutto astratto. L'artista russo e Marc escono quindi polemicamente dall'associazione: con loro si schierano, fra gli altri, Kubin e
Gabriele Münter. Per il momento, invece, Jawlensky e la Werefkin rimangono nella Neue Künstlervereinigung
Ricord
a Kandinsky: "Avendo fiutato da un pezzo la rottura [..], avevamo preparato un'altra mostra e Thannhauser gallerista monacense] ci mise a disposizionedei locali contigui a quelli dove esponeva laNKVM. Il fronte comprendeva un'ala sinistra (astrattista, appena nata) e un ala destra (realistica pura).Decidemmo di presentare la mostra sotto il nome della redazione del Blaue Reiter perché stavamo già lavorando al libro ."
La prima mostra della redazione dell'Almanacco del Cavaliere Azzurro, libro che peraltro all'epoca dell'esposizione non è ancora stato pubblicato, si apre il 18 dicembre del 1911 alla galleria Thannhauser di Monaco.
L'esposizione si sposta poi per la Germania: la sua prima apparizione fuori dalla città che le ha dato i natali avviene a Colonia. Nel 1914 Herwarth Walden, fondatore della rivista e della galleria d'arte berlinese Der Sturm, porta la mostra nella capitale tedesca.
La seconda mostra del Blaue Reiter si apre il 12 marzo del 1912 nei locali della Galleria Goltz di Monaco. Vengono esposti esclusivamente acquarelli, disegni e stampe
Proprio in seno al Cavaliere Azzurro prenderà vita
l'Astrattismo, nato dalle esigenze estetiche e spirituali di Kandinsky; altri artisti del gruppo opteranno invece per scelte stilistiche differenti, comunque improntate a veicolare emozioni di tipo spirituale soprattutto attraverso la scelta di colori antinaturalistici e attraverso una deformazione dell'immagine marcatamente espressionista