Impressionism
Tout d'abord le Impressionism affiché leur mépris avant les principes selon lequel art était interprétée et enseigné dans État School, tous "ecole las beautiful-arts. La préparation de la plupart des futurs impressionnistes, à l'exception de Degas, n'était pas à la rigueur dell 'ecole las beautiful-arts qui a donné la plupart de la conception. Tous les impressionnistes avait cependant, une certaine forme de l'enseignement classique : leur réputation de rebelles a été auto-enseigné a été exagéré, et il était, en vérité, dans une des études à Paris en qui été exagéré, et il était, en vérité, dans une des études à Paris
The Impressionism, while representing a revolutionary movement, without doubt had the history that formed the roots: the romance of
Delacroix, the realism of
Courbet, and the landscaping ofthe school "Barbizon", with the trials "en plen air" and the antiaccademismo of Manet, that, more than a true impressionist, of this school can be defined a dozer.
L'impressionismo, pur rappresentando un movimento rivoluzionario, senza dubbio ebbe degli antecedenti che ne formarono le radici: il Romanticismo di
Delacroix, il Realismo di
Courbet, e i paesaggisti della scuola
" Barbizon", con le sperimentazioni "en plen air" ed anche l'antiaccademismo di
Manet, che, più che un vero e proprio impressionista,di questa scuola può essere definito un apripista. Innanzi tutto l'Impressionismo sfidò i principi in base ai quali l’arte era interpretata e insegnata nella scuola statale, ossia all’Ecole des Beaux-Arts. La preparazione della maggior parte dei futuri impressionisti, a eccezione di
Degas, non era all’altezza del rigoroso programma dell’Ecole des Beaux-Arts che privilegiava al massimo il disegno. Tutti gli impressionisti avevano avuto comunque, una qualche forma di insegnamento convenzionale: la loro reputazione di ribelli autodidatti è stata esagerata; era, in verità, in uno degli studi parigini in cui si insegnava privatamente la pittura che essi solitamente si incontravano.
Pissarro, il più anziano del gruppo, conobbe per primi
Monet, Sisley,
Renoir e
Bazille, agli inizi degli anni sessanta, nello studio di
Charles Gleyre; egli aveva già frequentato i corsi dell’Académie Suisse, dove aveva conosciuto Cézanne e dove
Guillaumin e Guillemet erano suoi compagni di studio; l’incontro con Fantin - Latour, Manet,
Degas e Berthe Morisot avvenne al Louvre, dove essi si recavano, in momenti diversi, per copiare gli antichi maestri: anche questo era, convenzionalmente, parte integrante della preparazione di un artista. Quindi attorno agli anni 1870 si forma in Francia un movimento, che pur non avendo un programma teorico ben definito, era ben deciso ad opporsi all'istituzione accademica.
Un passaggio importante per la formazione del processo storico-artistico che dette vita ad un linguaggio tanto innovativo da essere definito scandaloso, fu ispirato senza dubbio,dall'affermarsi, a cavallo del secolo di un altro movimento altrettanto decisivo nel rompere con il passato: il Romanticismo. La negazione del valore intrinseco di un soggetto, che toglieva alla pittura storica o religiosa il primato,l'importanza della pittura di paesaggio,l'osservazione della natura, l'interesse che si venne a creare attorno all'artista ribelle alle convenzioni sociali, l'interesse maggiore per il colore che per il disegno,erano tutti dettami propri in seguito dell'Impressionismo.
Ancora tra il 1830 ed il 1860, si afferma in Francia il Positivismo,che investendo ogni campo del sapere, nel campo estetico portò l'arte a rivolgersi al dato reale, al fenomeno osservabile,insistendo su temi di vita quotidiana e familiare.In questo indirizzo a cominciare dagli anni 30 si forma la scuola di Barbizon o della foresta di Fointenbleau. Intorno a
Theodore Rousseau(1812-1867) si riuniscono
Jules Duprè (1811-1889),
Narcise Diaz de La Pena (1898-1876)
Charles Francois Daubigny (1817-1878)e Jean francois Millet (1814-1875) che aveva scelto come luogo di riunione , la cittadina di Barbizon molto vicina alla foresta di Fointenbleau , che divenne subito luogo d'ispirazione per quegli artisti particolarmente dediti al paesaggio, visto ormai in maniera realistica, fondata sull'osservazione diretta della natura e sulla rappresentazione veritiera dell'oggetto, per ora ancora realizzato all'interno delle mura dello studio.La cura per la resa di alberi, studiati nella struttura, dello spazio e della luce su cui influisce anche l'esempio dell'arte inglese e soprattuto di Jhon Constable e Richard Bonington.Millet, con Honorè Daumier e soprattutto
Gustave Courbet continueranno l'esperienza Barbizzon con il cosiddetto realismo" del Quarantotto", dove approfondiranno la divergenza dal romanticismo sottolineando aspetti di vita sociale in tempo di nascente industrializzazione e di lotte proletarie.
L'influenza di Courbet sugli impressionisti fù grandissima ed accolta in special modo da Pissaro.Altri punti di riferimento dei giovani Impressionisti sono :
Eugene Boudin, e George barthold Jongkind e Camille Corot. I primi due che dipingevano "en plen air" con le loro marine luminose, lo studio della luce e del tempo, ed il sistema di operare "alla prima senza bozzetto" influenzarono particolarmente Claude Monet. Corot (1796-1875) interpretando il dettame realistico in modo molto personale, sviluppando nei lavori personaggi semplici immersi in una atmosfera vibrante di luce ,che ispireranno Pissaro e Monet.Anche l'arte esotica ed in particolare giapponese influenzarono l'impressionismo. L'occasione di contatto popolare costituita da L'esposizione Universale di Parigi del 1867, aveva avuto già dal 1861 delle occasioni di conoscenza per molti artisti tanto che Boudelaire regalava agli amici delle stampe dette di Epinal, dal posto vicino a Nancy dove venivano prodotte, rappresentanti la cosiddetta arte di ukiyo-e ma anche a Parigi si potevano trovare oggetti d'arte e di artigianato giapponese in quanto i coniugi Desoye aprirono in Rue de Rivoli un negozio, " La Porte Chinoise" con articoli orientali, molto frequentato Da Edgar Degas, Fantin-Latour e Whistler. Monet si vantava di aver comprato oggeti d'arte giapponese a Le Havre già nel 1856 e l'uso del colore che adopera per opere come La Granoulliere confermano tale conoscenza. Tra i molti influssi che influenzarono la pittura impressionista non è da tralasciare lo studio e la copia dei gran di maestri ed il luogo deputato a questa funzione era il Louvre. Renoir era attratto dai maestri francesi del Settecento come Watteau e Boucher. Manet preferiva copiare Tintoretto, Tiziano e Rembrandt,Velasquez e l'arte spagnola. Degas copiava Holbein, Delacroix e alcuni italiani tra cui Mantegna (tra le cose messe in vendita in un asta del 1918 c'era una copia della Crocefissione del Mantegna, in seguito donata ad un museo).
L'impressionismo nasce con alle spalle tutti questi punti di riferimento e dipingere con questo stile voleva dire ritrarre la realtà circostante come si manifestava all'occhio. Il nucleo di quest'arte consisteva dunque nella realtà quotidiana con attenzione alla propria fascia sociale. Lo svago era un soggetto preferito di quello del lavoro ed il paesaggio veniva rappresentato con l'aspetto più amichevole.
Gli Impressionisti introducono il criterio di soggettività nelle proprie opera al posto del disegno,opponendosi così al principio per cui si attribuiva alla linea la capacità di determinare la forma. Accostavano i colori, usati generalmente puri , senza mescolarli e avevano ridotto la tavolozza ai soli colori dello spettro solare, negando completamente l'uso del nero perfino nella definizione delle ombre.
Loro è l'interesse per la definizione del tempo, riuscendo a cogliere l'attimo prima del suo trascorrere fissando la luce prima del suo cambiamento e l'eventuale gesto prima di divenire posa.
Impredssionismo in Belgio
Impressionismo in Scandinavia