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FOTO PRESENTI 10 |
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Salvador Dalí
DALì SALVADOR AUTORITRATTO SOFFICE CON PANCETTA FRITTA.JPG
1941
olio su tela
cm 61 x 51
Figueres, Fundación Gala-Salvador Dalí
Salvador Dalí
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Salvador Dalí
DALì SALVADOR BUSTO DI DONNA RETTROSPETTIVO.
Salvador Dalí
Busto di donna retrospettivo
1933 edition
painted brown sculpture, w/accessories
cm 54 x 45 x 35
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Salvador Dalí
DALí SALVADOR IL CESTINO DEL PANE
1926
olio su tavola (oil on panel)
cm 31,8 x 31,8
St. Petersburg, FL, The Salvador Dali Museum, Inc
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Salvador Dalí
DALí SALVADOR DALI DA DIETRO CHE DIPINGE GALA DA DIETRO RESA ETERNA DA SEI CORNEE VIRTUALI.
1972/73
olio su tela - opera stereoscopica a due elementi
cm 60 x 60
Figueres, Fundación Gala-Salvador Dalí
Salvador Dalí
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Salvador Dalí
DALì SALVADOR DISINTEGRAZIONE DELLA PERSISTENZA DELLA MEMORIA.
1952-54
olio su tela
cm 25,4 x 33
St. Petersbug, FL, The Salvador Dalí Museum, Inc.
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Salvador Dalí
DALí SALVADOR IL FANTASMA DEL SEX APPEAL
1932
olio su tavola
cm 17,9 x 13,9 cm
Figueres, Fundación Gala-Salvador Dalí
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Salvador Dalí
DALí SALVADOR LEDA ATOMICA
Salvador Dalí
1949
olio su tela
cm 60,5 x 45,5
St. Petersbug, FL, The Salvador Dalí Museum, Inc.
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Salvador Dalí
LDALí SALVADOR LO SVEZZAMENTO DEL NUTRIMENTO-MOBILIARE.
1934
olio su tavola
cm 17,8 x 24,2
St. Petersburg, FL, The Salvador Dali Museum, Inc.
Salvador Dalí
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Salvador Dalí
DALí SALVADOR PORTO DI CADAQUéS DI NOTTE
1919
olio su tela
cm 19 x 24
St. Petersbug, FL, The Salvador Dalí Museum, Inc.
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Salvador Dalí
DALì SALVADOR ENIGMA
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I temi della mostra Dalì è un artista controverso, probabilmente l’artista più noto e popolare del XX secolo e al tempo stesso quello trattato spesso con leggero distacco da critici e storici dell’arte, per l’aura venale con la quale ha voluto rivestire la sua immagine, che portò Breton ad anagrammarne il nome in “Avida Dollars”.
Dali stesso contribuì a creare una specie di dicotomia tra i due periodi della sua produzione, uno precedente ai suoi anni americani e uno successivo.
Questo spartiacque coincise con la sua espulsione dal movimento surrealista e con la pubblicazione della sua Vita Segreta.
Ma questo “secondo periodo” che va dal momento in cui Dalì si recò in esilio negli Stati Uniti durante la seconda guerra mondiale al 23 gennaio 1989, quando Salvador Dalì passò a miglior vita, fu un periodo di circa quarant’anni, che tradotti in termini artistici sono circa metà della sua carriera e nei quali a ben guardare egli non ruppe in maniera così palese con il suo stile precedente.
La retrospettiva ufficiale, organizzata in occasione del centenario della nascita, si propone di fare il punto su tutta l’opera di Salvador Dalì, analizzando e valutando il suo percorso artistico dalle origini all’ultimo periodo, essenzialmente analizzando l’opera pittorica, tanto di grande formato quanto di formato minuto, ma con incursioni anche entro le altre attività di Dalì, che fu certamente non solo un pittore, ma anche uno scultore e uno scrittore, un incisore e un regista cinematografico, un inventore di oggetti e uno scenografo, ed esplorando inoltre il suo metodo paranoico-critico, con il quale si staccò dall’automatismo caro all’ortodossia surrealista, e affrontò temi pregnanti della esistenza umana quali la mente dell’uomo e la struttura fisica dell’universo, i quanti e la teoria della relatività, unendo in questo suo intento anche i temi cari alla religione cristiana, che vennero da lui reinterpretati e tradotti nel suo tanto singolare lessico artistico.
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