NOVEMBRE
24
2024
Centro Europeo del Restauro di Firenze
UTENTE
PASSWORD
RECUPERA PASSWORD | REGISTRATI
Bourdelle Antoine   Ritratto di Ingrees Boudin Eugene Porto Gauguin   La Senna al ponte d’Iéna. Tempo di neve, Picasso Pablo  Bicchiere e bottiglia di suze Cassat  All'Opera Federghi Francesco - Disperato tramonto De Nittis Giuseppe  Joni Icilio Federico  copia da Neroccio di Bartolomeo Landi  Van Doesburg Theo - Studio per composizione pincherle Adriana la terrazza
 
Nuova mostra


CARLO LEVI - IL VOLTO DEL NOVECENTO
CARLO LEVI "Il volto del novecento" 100 opere di Carlo Levi fra pitture e...

19/08/2013
 
 


GALLERIE VIRTUALI
•› ASTRATTISMO
•› STORIA DEI " MACCHIAIOLI "
•› STORIA DELL' IMPRESSIONISMO


MONOGRAFIE
•› ARTISTI DALLA A ALLA F
•› ARTISTI DALLA G ALLA L
•› ARTISTI DALLA M ALLA R
•› ARTISTI DALLA S ALLA Z


PITTURA
•› PERIODI
•› TEMATICHE


SCRITTI D’ARTE
•› APPROFONDIMENTI DA TESTI


SCULTURA
•› MOSTRE DI SCULTURA
•› SCULTORI


TUTTE LE MOSTRE
•› ARCHIVIO
•› MOSTRE 2008
•› MOSTRE 2010
•› MOSTRE 2012
•› MOSTRE 2013
•› MOSTRE ALL'ESTERO
•› MOSTRE IN ITALIA (2004)
•› MOSTRE IN ITALIA 2005


VALUTAZIONI D'ARTE
•› DA ASTE


VENDITA ONLINE
•› ENTRA PER VEDERE LE OPERE


VOCABOLARIO D'ARTE
•› TECNICHE


 
 

 
Moi!
TUTTE LE MOSTRE » Mostre in Italia (2004)

 
   
FOTO PRESENTI 15
 
Mondrian,Piet  Autoritratto,
Moi!
MONDRIAN,PIET AUTORITRATTO,
1918 L'Aja, Gemeentemuseum
Schiele Egon   Eros
Moi!
SCHIELE EGON EROS
Rockwell, Norman Triplo autoritratto1960
Moi!
ROCKWELL, NORMAN TRIPLO AUTORITRATTO1960
Schjerfbeck Helena  Autoritratto
Moi!
SCHJERFBECK HELENA AUTORITRATTO
1884 – 1885, olio su tela Atheneum Art Museum, Finnish National Gallery, Finlandia
Schifano Mario Autoritratto
Moi!
SCHIFANO MARIO AUTORITRATTO
Schifano 1970, olio su fotografia riportato su tavola collezione privata, Milano
Popovic Mica  Autoritratto con maschera
Moi!
POPOVIC MICA AUTORITRATTO CON MASCHERA
1947, olio su tela Museo di Arte Contemporanea, Belgrado, Serbia
Moreni Mattia
Moi!
MORENI MATTIA
Moreni Autoritratto 1993, pigmenti su tela collezione Paolo Bonomo, Torino
Giorgio de Chirico Autoritratto a mezzo busto
Moi!
GIORGIO DE CHIRICO AUTORITRATTO A MEZZO BUSTO
1938-1939, olio su tela collezione Raimondo Rezzonico, Locarno, Svizzera
Bogart Bram  Autoritratto alla tavolozza
Moi!
BOGART BRAM AUTORITRATTO ALLA TAVOLOZZA
1949-1950, pittura ad olio collezione Abraham van den Boogaart, Belgio
Ligabue Antonio  Autoritratto
Moi!
LIGABUE ANTONIO AUTORITRATTO
1955, olio su tela collezione Raimondo Rezzonico, Locarno, Svizzera
Magritte  René “ Il donatore felice
Moi!
MAGRITTE RENé “ IL DONATORE FELICE "
1966, olio su tela Museo di Ixelles, Bruxelles, Belgio
Montgomery Flagg James I Want You for U.S. Army
Moi!
MONTGOMERY FLAGG JAMES I WANT YOU FOR U.S. ARMY
1917, tografia a colori su carta Smithsonian American art Museum Don de Berry et Melissa Vilkin, Washington, Stati Uniti
Belmer Hans Autoritratto
Moi!
BELMER HANS AUTORITRATTO
1940, disegno a matita collezione privata, Parigi, Francia
Léger Fernand Autoritratto
Moi!
LéGER FERNAND AUTORITRATTO
acquerello su carta di riso collezione Raimondo Rezzonico, Locarno, Svizzera
Haring Keith  Autoritratto
Moi!
HARING KEITH AUTORITRATTO
1989, alluminio dipinto The Estate of Keith Haring, New York, Stati Uniti
   

: si tratta di un'originale carrellata di autoritratti di artisti che hanno lasciato traccia, attraverso la propria immagine, delle problematiche che legano la storia con la sociologia, le indagini psicanalitiche con le inquietudini e gli interrogativi che hanno attraversato il secolo. Il curatore della mostra Pascal Bonafoux, sin dalla fortunata prima sede espositiva a Parigi, la scorsa primavera, ha concepito un percorso senza rigidita' classificatorie, cercando di allestire un itinerario di studio ricco di interrogativi. Gli autoritratti sono osservati dall'esterno e indagati nella loro genesi, al fine di rilevarne la somiglianza o meno, l'apposizione della "maschera" e il variare dell'espressione, il segno della storia, oppure l'uso della metamorfosi. Il percorso espositivo si sviluppa lungo le dodici sale del complesso vasariano e l'allestimento, come un duplice nastro, quasi un doppio "filo d'Arianna", conduce il visitatore e l'artista stesso, che si mostra e nel contempo osserva, in un gioco delle parti infinite.
 
L'autoritratto e' di casa a Firenze, la citta' dove ha avuto origine la collezione dei ritratti d'artista: il cardinal Leopoldo de' Medici, infatti, dal 1664 decise di dedicarsi a un ramo completamente inedito del collezionismo, indirizzando i suoi agenti a comprare quadri con le immagini autografe dei maestri piu' rinomati. Nel 1675 il cardinale mori', ma la consuetudine collezionistica continuo' nel tempo e dura ancora oggi, poiche' da un certo momento in poi non c'e' stato artista di qualche notorieta' in Italia e nel mondo che non abbia considerato suo onore e privilegio finire in autoritratto nella collezione fiorentina. Ecco, in sintesi, le ragioni storiche per cui oggi gli Uffizi posseggono una raccolta di autoritratti unica al mondo, per numero e varieta' di pezzi conservati e per la singolarita' stessa della raccolta. Cio' premesso, si capisce bene che se c'era un posto al mondo dove la mostra organizzata da Bonafoux al Luxembourg di Parigi poteva trovare la migliore ospitalita', questo era il museo fiorentino. Il prestigio, il ricordo, il riconoscimento, la vanita', ieri come oggi. Ma se ieri, ricorda Pascal Bonafoux, il comune denominatore della collezione era l'"olio su tela", oggi sono le tecniche della sperimentazione moderna, che segnano l'eterogeneita' dell'autoritratto.
 
Osservando in un caleidoscopio ammirevole centocinquanta numeri di catalogo, percorrendo e selezionando la storia artistica del Novecento attraverso avanguardie, rivoluzioni, manifesti e globalizzazioni - da Paul Klee a De Chirico, da Picasso a Norman Rockwell, da Ensor a Severini a Warhol - Bonafoux ci fa intendere il senso e il fascino della mutazione profonda intervenuta nell'idea che l'artista ha di se stesso. Narciso si guarda allo specchio ma lo specchio e' infranto, moltiplica immagini ingannevoli, ora ironiche ora paurose. A volte l'artista teme che lo specchio non ci sia piu', che nulla meriti di essere riflesso sotto il cielo e allora l'autoritratto diventa simbolo e metafora di autonegazione, figura di esistenziale nichilismo.
Sovrasta il significato della mostra la grande sagoma di Keith Haring: un'enorme silhouette che tinge di "verde speranza" un mondo ironico e ricondotto all'essenziale.
Tra i prestatori, numerosi i musei stranieri e le collezioni private, oltre naturalmente a molte presenze della collezione degli Uffizi.
   
 
La mostra sarà visitabile dal 18/9/2004 al 9/1/2005 con il seguente orario:
Martedi' - Domenica 8.15-18.50 Chiuso il lunedi' intero euro 9.50 ridotto euro 4.75 




Approfondimento. L'autoritratto




 
 
 

 


Attendere..
UTENTI 
online