|
|
FOTO PRESENTI 13 |
|
Antonio Ligabue
LIGABUE LA CARROZZELLA
|
Antonio Ligabue
LIGABUE PASCOLO
|
Antonio Ligabue
LIGABUE AUTORITRATTO
|
Antonio Ligabue
LIGABUE SCOIATTOLO
|
Antonio Ligabue
LIGABUE SETTER
|
Antonio Ligabue
LIGABUE NATURA MORTA
|
Antonio Ligabue
LIGABUE FONDO MARINO
|
Antonio Ligabue
LIGABUE TESTA DI TIGRE
|
Antonio Ligabue
LIGABUE TIGRE REALE
|
Antonio Ligabue
LIGABUE LEONE E GUERRIERO
|
Antonio Ligabue
LIGABUE TRAVERSATA DELLA SIBERIA
|
Antonio Ligabue
LIGABUE AUTORITRATTO CON CANE
|
Antonio Ligabue
LIGABUE RAPACE
|
|
|
|
Si tratta di una grande retrospettiva nel quarantesimo anniversario della morte dell'artista (27 maggio 1965), che punta a ricostruire l’intero percorso creativo dell’artista nato in Svizzera nel 1899, ma che ventenne arrivò a Gualtieri, vivendo il resto dei suoi giorni nella Bassa reggiana. L'obiettivo della valorizzazione di Ligabue, oltre all'alta qualità delle opere selezionate e presentate, si fonderà anche sui testi in catalogo affidati, tra gli altri, a studiosi inglesi, francesi e tedeschi di rilievo, in modo da favorire la conoscenza di Ligabue in ambito internazionale, nonchè alla circuitazione della mostra in spazi pubblici all'estero; a tale scopo, sono in corso rapporti e trattative con alcuni Musei stranieri. L'esposizione sarà promossa dalla Provincia di Reggio Emilia e dal Comune di Gualtieri; due saranno le sedi espositive coinvolte: Palazzo Magnani a Reggio Emilia e Palazzo Bentivoglio a Gualtieri. A Palazzo Magnani saranno in esposizione circa cento dipinti, tra cui molti di grandi dimensioni. A Palazzo Bentivoglio saranno esposti trenta disegni e incisioni originali - nella tiratura firmata dall'artista - e oltre cinquanta terrecotte.
Ligabue ripete il tema del " conbattimento ferino " con insistenza ossessiva ( Animali da cortile o belve).L'elemento auto-psicoanalitico, con il sacrificio della belva , destinata a soccombere nella lotta, bestia in cui l'artista si riconosce. Fin dalla più tenera età la vita di Antonio Ligabue(1899-1965) è stata costellata da difficoltà e problemi. Figlio naturale di un’italiana emigrata, ha sempre ignorato l'identità del padre. Nel 1900 viene affidato ad una coppia di svizzeri tedeschi; non verrà legittimata la sua adozione, ma il bambino si legherà moltissimo alla matrigna, con un insolito rapporto di amore e odio. Nel 1913, dopo aver superato solo la terza elementare, entra in un collegio per ragazzi handicappati, dove si distingue subito per l’abilità nel disegno e la cattiva condotta. Nel 1917 è curato per qualche mese in una clinica psichiatrica, qualche anno dopo espulso dalla Svizzera su denuncia della madre adottiva ritorna in Italia dove vive come vagabondo continuando però a disegnare e a creare piccole sculture con l’argilla. Alla fine degli anni Venti viene finalmente scoperto, compreso ed aiutato da Marino Renato Mazzacurati, pittore e scultore. Nel 1937 viene internato in un manicomio a causa di una forte depressione, uscirà ben presto grazie all’interessamento dello scultore Mozzali. Durante la guerra fa da interprete alle truppe tedesche, ma per aver percosso con una bottiglia un soldato tedesco nel '45 viene nuovamente internato. Nel 48 viene dimesso; i critici e i galleristi cominciano ad occuparsi di lui. Iniziano anni durante i quali lentamente la fortuna sembra volgere a suo favore. La sua fama si allarga, la sua attività pittorica subisce un netto miglioramento. Vince premi, vende quadri, trova amici che lo ospitano, si girano film e documentari su di lui. Nel febbraio del 1961 tiene una grande personale a Roma che ne suggella il definitivo successo. Nel 1962 viene colpito da paresi e dopo vari ricoveri in istituti diversi viene posto al Carri di Gualtieri. Muore in ospedale il 27 maggio 1965.
|