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FOTO PRESENTI 10 |
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Freud Lucian a Venezia
FREUD LUCIAN PORTRAIT OF JOHN MINTON,
1952
olio su tela, 15 x 10 cm
Royal College of Art Collection
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Freud Lucian a Venezia
FREUD LUCIAN BUTTERCUPS,
1968
olio su tela, 61 x 61 cm
Collezione privata
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Freud Lucian a Venezia
FREUD LUCIAN DOUBLE PORTRAIT,
1985-6
olio su tela, 79x89 cm
Collezione privata
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Freud Lucian a Venezia
FREUD LUCIAN DAVID HOCKNEY,
2002
olio su tela, cm 40,64x31,12
Collezione privata
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Freud Lucian a Venezia
FREUD LUCIAN
, 1980-1
olio su tela, 76x71 cm
Collezione privata
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Freud Lucian a Venezia
FREUD LUCIAN RITRATTO DELLA REGINA MADRE
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Freud Lucian a Venezia
FREUD LUCIAN AFTER CEZANNE
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Freud Lucian a Venezia
FREUD LUCIEN REFLECTION
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Freud Lucian a Venezia
FREUD LUCIAN AUTORITRATTO
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Freud Lucian a Venezia
FREUD LUCIAN
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La mostra propone circa 90 opere (settantasei dipinti e 15 acqueforti) provenienti da collezioni europee e americane - tra cui il celebre ritratto della Regina d’Inghilterra, prestato per la prima volta dalle Collezioni Reali - che tratteggiano oltre cinquant’anni di sviluppo di un intenso percorso artistico, lungo il quale le direzioni si sono modificate, le attitudini sono maturate, i sentimenti sono cambiati, mantenendo un costante motivo d’ispirazione, e cioè l’indagine sull’unicità dell’individuo e sul particolare. Nell’enfatizzazione di ciò che potremmo chiamare prossimità appassionata essa inoltre differisce sostanzialmente dalla mostra della Tate. In questo contesto, l’insieme del percorso è caratterizzato, tra l’altro, da una straordinaria varietà, per significati, soggetti, misure, spaziando da lavori di piccolo formato ma grandiosi, ad altri di notevoli dimensioni ma di carattere intimo, selezionati in modo da rappresentare il meglio di Freud e dimostrare più acutamente la sua tensione verso la percezione delle cose, evitando qualunque tipo di simbolismo: “nessuna sensazione va esclusa” ha detto. E infatti il potere enorme d’attrazione della sua arte è dato non solo dal fatto di essere così sorprendentemente diretta, ma dalla capacità di commuovere. Priva di sentimentalismo e di pretenziosità, mostra noi e il nostro mondo con toccante franchezza e candore. Nipote di Sigmund, Lucian Freud è stato sempre in qualche modo associato all’idea di una capacità d’introspezione psicologica trasmessa geneticamente. In realtà egli è un artista interessato prevalentemente alle possibilità espressive della pittura, anche facendo riferimento a maestri del passato– da Tiziano, Rembrandt, Hals, a Velazquez, Watteau , Cezanne- non tanto per imitarli ma per porsi in relazione con loro in termini attuali. La tenace attenzione dedicata a qualunque cosa, dal mondo vegetale alla museruola di un cane, da un copriletto spiegazzato ai quarti posteriori di un cavallo, lo rende un unicum tra gli artisti contemporanei, capace di tramandare senza compromessi, con profonda onestà, lo scorrere della vita, così com’è.
Freud, Lucien Berlino 1922). Visse a Berlino fino al 1933; a questa data i suoi si stabilirono in Inghilterra. Sigmund F era suo ;nonno. Studio scultura alla scuola d’arti e mestieri di Londra, ma vi si dedico solo in seguito. Comincio a dipingere alla vigilia della seconda guerra mondiale, adottando sin dall’inizio uno stile severo e deliberatamente realista (Ritratto di Francis Bacon, 1952: Londra, Tate Gall.). La sua opera, inizialmente influenzata dal movimento della Neue Sachlichkeit, evolvette verso un certo surrealismo statico (la Madre dell’artista, 1972: Londra, coll. priv.). I suoi dipinti sono comparsi dal 1944 in numerose mostre collettive e personali.
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