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FOTO PRESENTI 9 |
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Induno Girolamo
INDUNO GIROLAMO CACCIATORI DELLE ALPI A VARESE
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Induno Girolamo
INDUNO GIROLAMO GARIBALDI FERITO AD ASPROMONTE
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Induno Girolamo
INDUNO GIROLAMO GARIBALDI A MILAZZO
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Induno Girolamo
INDUNO GIROLAMO RITORNO DEI MILITARI
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Induno Girolamo
INDUNO GIROLAMO PARTENZA DEL COSCRITTO
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Induno Girolamo
INDUNO GIROLAMO SPEDIZIONE DEI MILLE
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Induno Girolamo
INDUNO GIROLAMO TRISTE PRESENTIMENTO
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Induno Girolamo
INDUNO GIROLAMO VITTORIO EMANUELE II
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Induno Girolamo
INDUNO GIROLAMO PESCARENICO
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Indubbiamente Gerolamo è attratto dalla pittura del fratello, dal quale non si può disgiungere. Combatté nel '48, riparando in Svizzera dopo l'armistizio, col fratello che colà ha preso moglie, e per la difesa della Repubblica Romana nel '49. Alla Villa del Vascello, con gli uomini di Medici, la riconquista a forza per esserne poi immediatamente ricacciato. Riporta nello scontro venticinque baionettate e per sfuggire alla cattura si getta dalla terrazza. Raccolto e curato all'ospedale dei Frati vi resta nascosto oltre la fine della campagna. Si distingue inoltre nella guerra di Crimea (1855), meritandosi una medaglia all'onore. Dalle spedizioni piemontesi in Crimea nacquero ritratti di ufficiali e la celebre Battaglia della Cernaia. Seguì anche Garibaldi nella campagna del 1859 e nella spedizione dei Mille come pittore ufficiale. Numerosi infatti i ritratti di Garibaldi, che lo aveva definito uno dei più "intrepidi e valorosi combattenti di Roma". Gerolamo fu esecutore raffinato e preciso nell'interpretare in modo un po' nostalgico un periodo tanto vivo, anche se non privo di retorica, quale fu il Risorgimento. Collaborò pure con Eleuterio Pagliano, con soggetti di città italiane, e alla decorazione della stazione di Milano. A Milano i fratelli Domenico e Gerolamo Induno inaugurano quella stagione che vede affermarsi il dipinto con soggetto “di genere”. Si tratta di opere che hanno per tema frammenti della vita quotidiana, colti nel loro dettaglio più accattivante o sentimentale, e che spesso hanno per protagonisti uomini, donne e fanciulli comuni, quando non di ricercate condizioni umili, in maniera d’esaltare maggiormente l’effetto sentimentale. Anche trattando il soggetto storico d’attualità non rinunciò alla rappresentazione del riflesso “privato” dei medesimi eventi storici, andando alla ricerca di quei frangenti intimi e confidenziali di chi partecipava alle vicende del Risorgimento italiano. Sue opere pregevoli che lo innalzano al livello del fratello e dei contemporanei: "La partita a scacchi" e "La lettera".
quotazioni
Condivide con il fratello Domenico l’apprezzato repertorio risorgimentale, spesso incentrato sulle imprese di Garibaldi. Questo soggetto, sviluppato in grandi tele, può essere pagato anche oltre 207000 Euro, come le scene della guerra di Crimea, tipiche della sua produzione militare. Stesse quotazioni hanno le grandi composizioni sul tema degli affetti familiari. Le eleganti rivisitazioni del Settecento (successive al 1866) e le vedute dei Laghi di Como e di Lecco, di arduo reperimento, sono quotate fino a 105000. Sono frequenti i dipinti tardi con accattivanti ‘macchiette’ lombarde, spesso ambientate in paesaggi innevati: i formati piccoli sono valutabili 13000-15500 Euro, quelli più grandi, con diverse figure, anche oltre 52000 Euro. L’opera è meno approfondita, ma più accessibile di quella del fratello, con la quale non teme ormai confronti a livello commerciale, come invece era una volta.
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