NOVEMBRE
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2024
Centro Europeo del Restauro di Firenze
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Dove Arthur - Nubi di temporale Laurentini  Giovanni   detto l'Arrigoni D'Espagnat Georges Maison de Campagne RAFFAELLI Jean François Petites maisons au bord de l'Oise Kienerk Giorgio - Paravento De Nittis Giuseppe Bernard Emile Madeleine al boulevard d'Amour Isidoro Grunhut   Ritratto del Conte Nani Mocenigo Cecioni,Adriano  La lezione di piano, Barche nel molo (1922)
 
Nuova mostra


CARLO LEVI - IL VOLTO DEL NOVECENTO
CARLO LEVI "Il volto del novecento" 100 opere di Carlo Levi fra pitture e...

19/08/2013
 
 


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Pincherle Adriana
MONOGRAFIE » Artisti dalla M alla R

 
   
FOTO PRESENTI 16
 
Pincherle Adriana autoritratto in piedi
Pincherle Adriana
PINCHERLE ADRIANA AUTORITRATTO IN PIEDI
olio su tela 165x69 Firenze Galleria degli Uffizi
Pincherle Adriana interno di notte
Pincherle Adriana
PINCHERLE ADRIANA INTERNO DI NOTTE
Pincherle Adriana caffettiera bianco e bleu
Pincherle Adriana
PINCHERLE ADRIANA CAFFETTIERA BIANCO E BLEU
Pincherle Adriana La candela rossa
Pincherle Adriana
PINCHERLE ADRIANA LA CANDELA ROSSA
Pincherle Adriana Nudino seduto
Pincherle Adriana
PINCHERLE ADRIANA NUDINO SEDUTO
olio su tela 65x60 bari, coll. martinelli Esposito IL FAMOSO NUDINO DALLE SCAPOLE VERDI DI CUI PARLA lONGHI APPARE COME UNA DELLE OPERE PIù ORIGINALIdell'artista
Pincherle Adriana Calle e lilla bianche
Pincherle Adriana
PINCHERLE ADRIANA CALLE E LILLA BIANCHE
Pincherle Adriana Nudo con conchiglie
Pincherle Adriana
PINCHERLE ADRIANA NUDO CON CONCHIGLIE
Pincherle Adriana ritratto di Montale
Pincherle Adriana
PINCHERLE ADRIANA RITRATTO DI MONTALE
Pincherle Adriana Nudo con scialle
Pincherle Adriana
PINCHERLE ADRIANA NUDO CON SCIALLE
Pincherle Adriana La tenda rossa
Pincherle Adriana
PINCHERLE ADRIANA LA TENDA ROSSA
Pincherle Adriana Autoritratto in viola
Pincherle Adriana
PINCHERLE ADRIANA AUTORITRATTO IN VIOLA
Pincherle Adriana ritratto di Paola Olivetti
Pincherle Adriana
PINCHERLE ADRIANA RITRATTO DI PAOLA OLIVETTI
pincherle Adriana la terrazza
Pincherle Adriana
PINCHERLE ADRIANA LA TERRAZZA
Pincherle Adriana  l'ombrellino rosa
Pincherle Adriana
PINCHERLE ADRIANA L'OMBRELLINO ROSA
Pincherle adriana Macinino
Pincherle Adriana
PINCHERLE ADRIANA MACININO
Pincherle adriana
Pincherle Adriana
PINCHERLE ADRIANA
   
  Il "Fauvisme" italiano di Adriana Pincherle Il termine coniato dal critico francese L.Vauxcelles, all’inizio del secolo, per definire la "selvaggia" violenza espressiva del colore in Matisse, Vlaminck, Derain, Marquet, Braque ed altri, le cui opere avevano scandalizzato la critica parigina al Salon d’Automne del 1905, ben si attaglia anche alla ricerca di Adriana Pincherle che, dagli anni dell’immediato dopoguerra, accoglie con entusiastica adesione le suggestioni fauve. Opere come Fiori di pesco con gatto, del 1948, si sviluppano con accenti decisamente matissiani e, anche se negli anni successivi, l’artista si spingerà fino alle soglie del simbolismo, oppure si abbandonerà al piacere di pennellate impressioniste, la sostanza della sua pittura rimarrà sempre l’accesa tavolozza fauve, talora spinta fino ad estremi espressionistici, come nel caso del ritratto di Jorge Guillén (1967), dal livido incarnato verde, vero e proprio contrappunto ad un altro e del tutto diverso ritratto, quello di suo marito Onofrio Martinelli (1968) - anch’egli pittore e fondatore del gruppo toscano Nuovo Umanesimo (1947) - descritto dal pennello della moglie con un’ottica certamente più naturalistica di quanto la pittrice non fosse usa fare. A differenza del marito, che attraverso il colore cercava di riprodurre l’oggettività della forma, infatti, la Pincherle utilizza la forma per restituire la sostanza del colore e far si che, così, esso raggiungesse la sua massima manifestazione, anche in dipinti dalla tendenza maggiormente naturalistica o che miravano a rendere con maggior intensità situazioni atmosferiche. E’ proprio in virtù di questa sua passione cromatica che, nel 1972, Mario Luzi scriveva di lei "Per Adriana Pincherle il colore è un’elargizione forte e benefica della natura: grazia è trovarsi nello stato di percepirlo e di accoglierlo nella sua pienezza". Anche nei decenni seguenti questa vigorosa componente coloristica costituì la caratteristica fondamentale della pittura della Pincherle che, agli assolo del rosa con accompagnamento del verde di Campagna alle Corti (1978), farà seguire il verde di Mare d’erba (1980) ed altri dipinti in cui il grande protagonista è solo e sempre il colore nelle sue variazioni.




 
 
 

 


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