NOVEMBRE
24
2024
Centro Europeo del Restauro di Firenze
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Dans Le Lit 1882/3 Morelli  Mattinata fiorentina Jacovacci, Francesco Addio al passato, Fresnaye de la  Roger Fernand Leger - Tuffatori policromi Natalja Goncharova - Ancora la vita Primaticcio  disegno per la camera della duchessa d'Etamps Severini  Gino Jan Massys Cléopâtre, 1560-1570 Il molo
 
Nuova mostra


CARLO LEVI - IL VOLTO DEL NOVECENTO
CARLO LEVI "Il volto del novecento" 100 opere di Carlo Levi fra pitture e...

19/08/2013
 
 


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Neoclaccisismo
PITTURA » Periodi

 
   
FOTO PRESENTI 20
 
neo
Neoclaccisismo
NEO
Michael Wutky Veduta dei Campi Flegrei,
Neoclaccisismo
MICHAEL WUTKY VEDUTA DEI CAMPI FLEGREI,
(Krems, 1739 - Vienna, 1822) 1782 circa Olio su tela 101 x 131 Collezione privata
Joseph Wright of Derby La bottega del fabbro
Neoclaccisismo
JOSEPH WRIGHT OF DERBY LA BOTTEGA DEL FABBRO
(Derby, 1734-1797) , 1771 Olio su tela 125,7 x 99 cm Firmato e datato sulla borsa da lavoro in basso a sinistra Derby Museums and Art Gallery
Pierre-Jacques-Antoine Volaire Eruzione del Vesuvio dal ponte della Maddalena,
Neoclaccisismo
PIERRE-JACQUES-ANTOINE VOLAIRE ERUZIONE DEL VESUVIO DAL PONTE DELLA MADDALENA,
(Tolone, 1729 - Lerici, 1792 o 1802?) 1782-1790 Olio su tela 157x240 cm Firmato e datato in basso adestra: "Peint par le Chev. er Volaire en1782" Napoli, Museo Nazionale di San Martino (inv. 84082 S)
Elisabeth Louise Vigée-LebrunAutoritratto,
Neoclaccisismo
ELISABETH LOUISE VIGéE-LEBRUNAUTORITRATTO,
(Parigi, 1755-1842) 1789 Olio su tela 100 x 81 cm Firenze, Galleria degli Uffizi
Giambattista Tiepolo Mecenate presenta le Arti Liberali ad Augusto,
Neoclaccisismo
GIAMBATTISTA TIEPOLO MECENATE PRESENTA LE ARTI LIBERALI AD AUGUSTO,
(Venezia, 1696 -Madrid, 1770) 1745 circa Olio su tela 69,5x89 cm San Pietroburgo, Museo Statale dell'Ermitage (inv. 4)
Jacques-Henri Sablet Elegia romana o Doppio ritratto nel cimitero protestante di Roma,
Neoclaccisismo
JACQUES-HENRI SABLET ELEGIA ROMANA O DOPPIO RITRATTO NEL CIMITERO PROTESTANTE DI ROMA,
(Morges, 1749 - Parigi, 1803) 1791 Olio su tela 62 x 74 cm Firmato e datato in basso a destra, sullastele: "J. Sablet Roma / 1791" Brest, Musée des Beaux-Arts
Giovanni Paolo Panin iPredica di una Sibilla,
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GIOVANNI PAOLO PANIN IPREDICA DI UNA SIBILLA,
(Piacenza, 1691 - Roma, 1765) 1751 Olio su tela 98 x 134,5 cm Firmato e datato, sopra una pietra asinistra, sopra il bassorilievo: "I. PAUL. PANINI Romae 1751" Graf Harrach'sche Familiensammlung, Schloss Rohrau
Anton Raphael Mengs Sibilla,
Neoclaccisismo
ANTON RAPHAEL MENGS SIBILLA,
(Aussig, Boemia, 1728 - Roma, 1779) 1761 Olio su tela 118,5 x 93 cm Londra, collezione privata
Teodoro Mattein iRitratto della duchessa Barbara Barbiano di Belgiojoso Litta Visconti
Neoclaccisismo
TEODORO MATTEIN IRITRATTO DELLA DUCHESSA BARBARA BARBIANO DI BELGIOJOSO LITTA VISCONTI
(Pistoia, 1754 - Venezia, 1831) Arese, 1796 Olio su tela 71 x 52 cm
Angelica Kauffmann Ritratto di Stanislao III Poniatowski,
Neoclaccisismo
ANGELICA KAUFFMANN RITRATTO DI STANISLAO III PONIATOWSKI,
(Coira, 1741 - Roma, 1807) 1788 Olio su tela 193,5 x 162,5 cm Firenze, Galleria di Palazzo Mozzi Bardini, Soprintendenza per il patrimonio storico, artistico e demoetnoantropologico per le provincie di Firenze, Pistoia e Prato
Gavin Hamilton Lady Hamilton come Sibilla,
Neoclaccisismo
GAVIN HAMILTON LADY HAMILTON COME SIBILLA,
(Murdieston House, Edimburgo, 1793 - Roma, 1798) 1786 Olio su tela 129,5 x 96,5 cm Collezione privata
David  Accademia (o Patroclo),
Neoclaccisismo
DAVID ACCADEMIA (O PATROCLO),
1780 circa Olio su tela 122,5 x 170 cm Cherbourg-Octeville, Musée d'art Thomas Henry
Domenico Corvi Autoritratto,
Neoclaccisismo
DOMENICO CORVI AUTORITRATTO,
(Viterbo, 1721 - Roma, 1803) 1875 circa Olio su tela 134,5 x 98,5 cm Firmato [in calce al primo foglio sul mobile] "D. Corvi" Firenze, Galleria degli Uffizi
Francesco Corneliani Enea condotto dalla Sibilla raggiunge i Campi Elisi,
Neoclaccisismo
FRANCESCO CORNELIANI ENEA CONDOTTO DALLA SIBILLA RAGGIUNGE I CAMPI ELISI,
(Milano, 1742-1814) 1780-1785 circa Olio su tela 95 x 110 cm Collezione privata
Giovanni Battista Cipriani Chirone educa Achille al tiro con l'arco,
Neoclaccisismo
GIOVANNI BATTISTA CIPRIANI CHIRONE EDUCA ACHILLE AL TIRO CON L'ARCO,
(Firenze, 1727 - Londra, 1785) 1776-1777 circa Olio su tela 104,3 x 104,1 cm Philadelphia, Museum of Art, Purchased with the John Howard McFadden Jr. Fund, 1972
Gaetano Callani Elemosina di sant'Eligio
Neoclaccisismo
GAETANO CALLANI ELEMOSINA DI SANT'ELIGIO
(Parma, 1736-1809) , 1773 Olio su tela 220x153 cm Firmato "Callani scultore" Parma, chiesa di San Pietro
Pompeo Batoni Ritratto di Pietro Leopoldo e Giuseppe d'Austria,
Neoclaccisismo
POMPEO BATONI RITRATTO DI PIETRO LEOPOLDO E GIUSEPPE D'AUSTRIA,
(Lucca, 1708 - Roma, 1787) 1770 Olio su tela 173 x 122 cm Vienna, Kunsthistorisches Museum, Gemäldegalerie
Andrea Appiani Il generale Bonaparte e il Genio della Vittoria che incide le sue impres
Neoclaccisismo
ANDREA APPIANI IL GENERALE BONAPARTE E IL GENIO DELLA VITTORIA CHE INCIDE LE SUE IMPRES
(Milano, 1754-1817) 1796e alla battaglia del Ponte di Lodi, Olio su tela 96 x 76 cm The Earl of Rosebery
Andrea Appiani Ritratto di Madame Petiet con i figli,
Neoclaccisismo
ANDREA APPIANI RITRATTO DI MADAME PETIET CON I FIGLI,
(Milano, 1754-1817) 1800 Olio su tela 135,5 x 112 cm Firmato in basso a sinistra "APPIANI F: IN MILAN" Collezione privata
   
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Le opere di pittori, scultori, incisori, ebanisti, orafi, mosaicisti e altri interpreti delle tecniche artistiche più raffinate, radunate da musei e collezioni private di tutto il mondo, illustrano la nascita e la diffusione, durante il più lungo periodo di pace sino ad allora verificatosi nella storia del nostra paese, di un nuovo gusto, quello neoclassico Dopo aver presentato i monumenti ammirati, riprodotti e da cui gli artisti prendevano ispirazione, ci conduce nei luoghi, ancora intatti nella loro bellezza, più amati dai viaggiatori e rappresentati dai pittori.
I capolavori di Tiepolo, sperimentatore di nuovi percorsi tematici e stilistici, ci introducono alle opereeseguite per le chiese, a quelle ispirate alla mitologia e alla storia, che furono i soggetti prediletti, dove è più evidente il mutamento dello stile, potendo confrontare, sullo stesso tema, artisti di generazione o formazione diversa. In una selezione di straordinari autoritratti, uniti ad allegorie che celebrano l'importante ruolo dell'arte, i protagonisti, pittori italiani ma anche stranieri che hanno lavorato nel nostro paese, ci presentano se stessi esprimendo tutto il loro orgoglio come creatori di forme nuove.
Le Accademie, l'Arcadia e il Pantheon (il Tempio della Gloria) sono evocati per rappresentare le istituzioni, i luoghi dove gli artisti si formavano professionalmente, dialogavano con i poeti, i musicisti e gli scienziati, venivano celebrati e ricordati dopo la morte.




  Il neoclassicismo in Italia Il ruolo svolto dall’Italia nella nascita del Neoclassicismo fu determinante. In Italia vennero effettuate le maggiori scoperte archeologiche del secolo: Ercolano, Pompei, Paestum, Tivoli, che si aggiunsero alle già imponenti collezioni di arte romana che, dal Cinquecento in poi, si erano costituite un po’ ovunque. Roma divenne la capitale del neoclassicismo e fu un ruolo centrale che conservò fino allo scoppio della Rivoluzione Francese. A Roma operarono i maggiori protagonisti di questa fase storica: Winckelmann, Mengs, Canova, Thorvaldsen. A Roma, nello stesso periodo, operava un altro originale artista italiano, Giovan Battista Piranesi che, con le sue stampe, diffuse il gusto per le rovine e le antichità romane. Un gusto, che presto suggestionò soprattutto gli spiriti romantici che nella «rovina» rintracciavano un sentimento che andava al di là della testimonianza archeologica. Ed a Roma giungevano gli altri artisti ed intellettuali di Europa. I primi grazie alle borse di studio messe a loro disposizione dalle scuole ed accademie d’arte, i secondi per quella moda del Grand Tour che imponeva alle persone di un certo rango di effettuare almeno un viaggio in Italia per conoscerne le bellezze e i tesori d’arte. L’Accademia francese assegnava una borsa di studio per un soggiorno di alcuni anni a Roma, chiamata «Prix de Rome». E, grazie a questa borsa di studio, anche David giunse a Roma soggiornandovi in più occasioni. E, proprio a Roma, compose il suo quadro più famoso di questo periodo: «Il giuramento degli Orazi». A Roma un altro personaggio svolse un ruolo fondamentale per il neoclassicismo: il cardinale Albani. Cultore di antichità classiche e mecenate, iniziò la costruzione di una villa-museo che divenne uno dei luoghi più simbolici del nuovo stile. Il suo salotto divenne luogo di incontro per gli artisti e gli studiosi che, a Roma, furono i protagonisti della vicenda neoclassica. Ed infine Roma fu anche la città ove lavorò il maggior artista italiano neoclassico: Antonio Canova. Ma intanto, alla fine del secolo, Roma cedeva la sua centralità a Parigi e, nel contempo, un’altra città italiana divenne importante nella vicenda del neoclassicismo: Milano. Nel capoluogo lombardo il centro della vita artistica divenne l’Accademia di Brera, fondata nel 1776. Da Milano proviene il principale pittore neoclassico italiano: Andrea Appiani (1754-1817), che fu anche ritrattista ufficiale di Napoleone. La sua opera, in parte distrutta dai bombardamenti del 1943, si affida a temi mitologici quali «La toeletta di Giunone», il «Parnaso» o la «Storia di Amore e Psiche». Un altro pittore romano, Vincenzo Camuccini (1771-1844), visse in gioventù la fase del neoclassicismo proponendo quadri di derivazione davidiana quali la «Morte di Giulio Cesare». Il neoclassicismo, come fatto stilistico, è sopravvissuto nell’arte italiana per buona parte dell’Ottocento. Anche pittori, che per i soggetti vengono considerati romantici, quali Hayez o Bezzuoli, continuano a praticare una pittura con quei connotati stilistici neoclassici che tenderanno a scomparire solo dopo la metà del secolo.




 
 
 

 


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