Quest'anno cade il centenario della morte di Paul Cézanne e la National Gallery of Art di Washington è la prima a rendere omaggio a questo artista, che è ricordato come il padre dell'arte moderna.
Un riconoscimento che è arrivato piuttosto tardi e che ha amareggiato tutta la sua vita, segnata da crisi personali e dall'isolamento volontario, ma anche da testardaggine e caparbietà.
Cézanne arriva a Parigi nel 1861. Ha deciso di abbandonare gli studi in giurisprudenza per diventare pittore. Frequenta l'Académie Suisse e l'ambiente artistico più innovativo della capitale francese diventando amico di Renoir, Monet, Sisley, Bazille e, soprattutto, Pissarro.
Come tutti questi giovani di belle speranze sogna di vedere i suoi quadri esposti al Salon. E ogni volta che viene respinto subisce un duro colpo.
Le sue prime opere sono cupe e drammatiche, richiamano l'arte di Delacroix, Courbet, Daumier e Manet.
L'incontro con Pissarro e gli impressionisti lo induce a partecipare ad alcune esposizioni del gruppo e influenza le sue scelte cromatiche. I suoi interessi però lo portano altrove. Vuole scoprire e riprodurre l'ordine nascosto delle cose, l'essenza della realtà.
Nel 1878, deluso nelle sue aspettative di successo, Cézanne si ritira a dipingere in Provenza e, in completo isolamento, comincia a maturare un nuovo stile pittorico.
Dipinge i soggetti dal vero. Ma non si limita a riportare sulla tela quello che vede, o le sue impressioni. Analizza e riorganizza le forme secondo quelli che considera gli schemi geometrici fondamentali - il cilindro, il cono, la sfera - e utilizza il colore in funzione prospettica.
Concentra la sua ricerca su alcuni temi, che diventeranno una costante nella sua produzione artistica: ritratti, nature morte, scene di bagnanti e, soprattutto, paesaggi.
I risultati sono stupefacenti e la mostra allestita da Vollard nel 1895 riscuote notevole successo tra gli artisti d'avanguardia, che iniziano a guardare con interesse alle sue ricerche.
La sua attenzione alla forma, al rigore compositivo, diventa un punto di riferimento fondamentale per la nascita del Cubismo e per l'evoluzione di molti artisti. Personaggi di spicco, come Picasso, Braque, Matisse, Léger, Duchamp, Modigliani e Morandi.
La rassegna allestita alla National Gallery of Art di Washington prende in considerazione i lavori che Cézanne ha realizzato nei suoi soggiorni ad Aix-en-Provence, la sua città natale e il suo ultimo rifugio. Si tratta di dipinti a olio e acquerelli, che raffigurano la campagna e i paesaggi di questa splendida regione della Francia, ma anche scene di interni e ritratti.
Tra i molti capolavori, che arrivano da collezioni pubbliche e private di tutto il mondo, figurano le vedute di Bibémus, del Jas de Bouffan, della costa mediterranea all'Estaque, del Château Noir e della Montagna Sainte-Victoire, uno dei suoi soggetti preferiti.
Un altro tema caro a Cézanne è quello delle bagnanti. E questa mostra ce ne offre uno splendido esempio con
Le grandi bagnanti della National Gallery di Londra.
La rassegna è organizzata in collaborazione con la Réunion des Musées Nationaux di Parigi, la Communauté du Pays d'Aix, e il Musée Granet di Aix-en-Provence, dove la mostra si trasferirà in seguito, dal 9 giugno al 17 settembre 2006
National Gallery of Art Cezanne Cézanne fra Romanticismo e Impressionismo