|
|
FOTO PRESENTI 12 |
|
Matteo CIVITALI ed il suo tempo
CIVITALI MATTEO LA FEDE
Istituto Statale d'Arte, Firenze
|
Matteo CIVITALI ed il suo tempo
CIVITALI MATTEO MADONNA COL BAMBINO,PARTICOLARE.
Prato,
monastero di San Vincenzo
e Santa Caterina de’ Ricci
|
Matteo CIVITALI ed il suo tempo
FREDIANI,VINCENZO MADONNA
Madonna col bambino e i SS Matteo, Frediano, Giovanni Battista e Pellegrino. Lucca - Museo di Villa Guinigi
|
Matteo CIVITALI ed il suo tempo
MICHELANGELO DI PIETRO, S. ANTONIO ABATE E QUATTRO SANTI.
Lucca - Chiesa di S. Pier Somaldi
|
Matteo CIVITALI ed il suo tempo
ANSANO DI MICHELE CIAMPANTI CRISTO CROCEFISSO
, Cristo Crocefisso adorato da due penitenti bianchi.
|
Matteo CIVITALI ed il suo tempo
CIVITALI, MATTEO ANNUNCIATA,PARTICOLARE.
Lucca, chiesa di Santa Maria dei Servi- scultura lignea ricostruita quasi per intero nella zona attorno alla vita, che era stata asportata allo scopo di rivestire la figura con abiti veri
|
Matteo CIVITALI ed il suo tempo
FRANCESCO MARTI, MADONNA COL BAMBINO.
Firenze - Museo Horn
|
Matteo CIVITALI ed il suo tempo
MICHELANGELO DI PIETRO
|
Matteo CIVITALI ed il suo tempo
BALDASSARRE DI BIAGIO, MADONNA IN TRONO COL BAMBINO
(1480 ca). Lucca- Banca del Monte di Lucca
|
Matteo CIVITALI ed il suo tempo
BALDASSARRE DI BIAGIO, MADONNA CON BAMBINO
Madonna col Bambino fra i Santi Giovanni Evangelista, Bartolomeo, Michele Arcangelo e Pietro. Benabbio, Lucca.
|
Matteo CIVITALI ed il suo tempo
MICHELANGELO DI PIETRO MADONNA DELLA CINTOLA
- Saratosa,Florida, Ringling Museum
|
Matteo CIVITALI ed il suo tempo
BALDASSARRE DI BIAGIO INCONORAZIONE
, Incoronazione della Vergine tra i Santi. Lucca, Chiesa di S. Paolino - Cappella S. Barbara
|
|
|
|
La fine della guerra tra Lucchesi e Fiorentini coincide con l'inizio di una straordinaria fioritura delle arti. il protagonista di questa stagione è Matteo Civitali, scultore, pittore. architetto e grande impresario delle arti; A lui è dedicata questa mostra aperta a Villa Guinigi e nei cantieri del duomo in restauro La mostra conduce il pubblico alla riscoperta di un grande scultore del Quattrocento, Matteo Civitali (1436-1502), e dell'intera arte lucchese di cui egli fu indiscusso protagonista.
Per la prima volta questo artista, notissimo ai suoi tempi ma la cui importanza decisiva per il Rinascimento è stata finora trascurata, diventa soggetto di un evento espositivo che ne ricompone l'intera carriera in diverse fasi stilistiche, attraverso l'affascinante intreccio di scultura e pittura (ma anche oreficeria, arte vetraria ed arte tessile).
Il confronto fra le varie arti è sollecitato dallo stesso Matteo, che non fu solo scultore, ma pure pittore, intagliatore in legno, architetto e ingegnere. Egli fu quindi un artista pressoché completo, ed il suo indiscusso talento in ogni campo ne fece un animatore per più di trent'anni della scena artistica lucchese, che imitarono i suoi modelli anche dopo la sua scomparsa. Peraltro un costante e reciproco dialogo fra tutti gli artisti cittadini risulterà evidente dalle opere in mostra, disposte cronologicamente ma anche secondo lampanti affinità di tipologia e iconografia.
Per questo accanto alle sue opere vengono esposte anche quelle, spesso di altissima qualità, dei suoi colleghi cittadini, ora pittori ora orefici ora scultori, proponendo all'attenzione del pubblico uno stile rinascimentale che coglie spunti provenienti da Firenze, dalle Fiandre, da Siena, e tutto rielabora in un esito che è tutto lucchese e speciale. In questo modo, la Lucca del Quattrocento recupera un posto di spicco nel panorama artistico italiano, mentre nello snodarsi delle sale riprende nuova vita, in ogni suo aspetto, l'arte come veniva praticata in una fiorente cittadina toscana del Rinascimento.
Il patrimonio di questo "Rinascimento lucchese" è stato finora poco noto al grande pubblico perché disperso, a causa delle vendite ottocentesche, in musei e collezioni italiane e straniere. Grazie a prestiti internazionali ed a scoperte documentarie, in occasione della mostra questo patrimonio smarrito torna in parte a ricostituirsi, con l'arrivo in città di numerose opere inedite oppure da tempo uscite da Lucca e dall'Italia.
Sede naturale della mostra è il Museo di Villa Guinigi. D'altronde, come è facile capire, la capillare diffusione per la città e per il territorio di numerose opere d'arte invita ad un itinerario cittadino, di cui tappa indispensabile deve essere il Duomo e le altre chiese maggiori, e ad un itinerario sul territorio circostante, dalla Versilia alla Garfagnana, ricco di emergenze artistiche in stretta connessione con quanto si realizzava in città.
|